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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/226

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combattere dove bisogna incorrere in infamia grande fra gli altri cavaglieri, & baroni, & dice la lege che se a uno cavagliero sera detto, se non farai tal promessa io non te faro combatere; & quello che per timore de non essere privato del combattere la fara; questa promessa si potra rompere como glie fatta per iusto meto; & anchora quando fosse costretto di promettre de non combattere; potra revocare quella promissione como fosse fatta pernforza, & contra il suo honore, perche glie obligato nelli casi necessarii fare il suo officio militare, altramente commette desalta alla militare disciplina; & impero uno conte non po refutare de non combattere con uno nobile per natura che glie obligato per officio de militia farlo, ma per ragione de lege potrebbe dar campione un'altro nobile excepto in caso di tradimento di Re o della patria, o de homiidio, & de infidelita al vasallo che combattera con la propria persona se non fosse vecchio, o indisposto alla battaglia.

Se un duca, o capitaneo de arme rechiesto da un cavagliere se pol refutare. Capitulo VIII.

Sera uno duca; o capitaneo de l'exercito imperiale, o reale, o daltro gran principe, & un cavagliero el richiede di volere con lui combattere per guagio di battaglia, se dimanda si sera tenuto combattere con lo rechieditore & dicesi che no; perche l'exercito non debbe restar senza il suo duca; & lo duca che fa battaglia, o lassa l'exercito senza licentia dle superiore glie tenuto a pena capitale;