Dela excellentia, & dignita dela armata militia. Capitulo X.
Dice la lege civile che in ogni acto de virtute se attende la dignita de gli homini la infamia se dispreza, & specialmente in la militia armata laquale prima da Dio venne per conservatione dela iustitia per la obendientia deli subditi; & per ampliare lo imperio del mondo da Dio dato; & per punitione deli superbi, & ribelli; & per havere la pace, & tranquilita nel mondo, laquale se turba per la guerra, & per superbia deli tyranni; & prohibire le violentie alequale li homini sono inclinati; & questo se governa per la fortezza, & sudore deli cavalieri, & gente d'arme per volunta de Dio, dalquale ala prima eta precessero gli belli; & le battaglie quando promesse Re David combattesse con Golia, & lo occidesse; & ordino & permesse l'arte militare per quelle cause che sopra sono dicte; & per invitare la gente ala militia dono infiniti privilegii a quelli che exercitasseno exercitio d'arme dando punitione ali cavalieri che vendesseno loro arme, o che de quella facesseno instrumenti rurale, aratri o zappe; & piu che homini infami non potesseno militare in arme, ne rustici, o negociatori, ne artifici, o de mala vita; ma che devesseno essere virtuosi nobili, & de bona fama che giurasseno defendere la republica, & non evitare la morte; impero in la militia e gran religione per gli precepti de virtu, & per li giuramenti; & impero quando se viene a guagio de battaglia se fanno reproccie, & repulse per non havere da pugnare con quelli che indegni, &