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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/17

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ro particolare passioni. Onde veggiamo che tutti i lepri sono timidi, tutti i leoni audaci, tutti i cani iracondi; ma gli huomini soli veggiamo secondo la natura commune à tutta la specie, effer per lo più ne timidi, ne audaci, ne iracondi, ne molto sottoposti alle passioni.

Nientedimeno quelle inclinationi, ch’effi non hanno secódo la natura cómune à tutte la specie, l’háno [ hanno] secódo la natura particulare di ciascuno huomo, percioche si truovano molti, i quali, perche in essi predomina molto humor colerico, sono naturalméte iracondi; altri, perche abbondano disangue, sono allegri, & audaci per natura; & altri, perche in essi l’humor melancolico supera, sonor dolenti, & timidi: & quasi niuno è nel quale siano cosi misurati gli humori, che ne risulti la cóplessione in tutte le parti téperata, & uguale. Onde avviene, che tutti siamo chi più ad una, chi più ad un’altra passione inclinati, cóforme alla complessione, che in noi signoreggia.

Di quì nasce, che se l’huomo sarà melancolico, si vedranno in lui gli atti, come nati d’elemento terreo, pendenti, ristretti, ansii, & noiosi; si come si vede effer la terra, pendente, grave, & ristretta.

I moti dell’acqua, perche sono anchor essi cadenti, se bene non tanto, quanto i terrei, sono nondimeno manco ristretti, & fanno la flemma, la quale corrisponde all’elemento dell’acqua: & ne’corpi, ne’