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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/157

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QVEST’ ALTRA, CHE VIEN DIETRO E PVRE VNA FERITA DI seconda sopra il braccio della cappa nimica, ilquale nimico hà fatto una distesa in terza, auenuta perche quello, che hà ferito è andato à trouare la spada auersa dalla parte di dentro, & l’altro cauando per di fuori è andato à ferire di detta terza, con portare la cappa alla diffesa del destro fianco, nelqual tempo lo stesso ferittore, hà uoltata la mano in seconda con cauare, & hà appoggiata la cappa alla nimica, & portandosi oltre è passato per quel uacuo, che è trà l’ uno & l’ altro braccio & in questo modo hà ferito nel petto per disopra la cappa. Può non meno essere nata dall’hauere collui che hà ferito finto di ferire di terza bassa nel meggio dell’ armi, & dall’ hauere l’ altro uoluto parare, & ferire di una terza simile, & hauendo il detto simulatore uoltata la mano in seconda è uenuto ad’ alzare la spada in modo, che non è stata trouata dalla nimica, & perciò siè saluato, col mutare la prospettiua del corpo, & appoggiare la cappa alla nimica spada. Potrebbe anco essere successa per un’ altra uia cio è che trouandosi il ferittore in quarta con la punta sopra la mano della nimica cappa, habbia cauato nel meggio mostrando di uolere ferire, & nel tempo, che l’ auerssario, in gannato da cotale insidia hà uoluto parare, & ferire, esso habbia ritornata là punta sopra la mano di detta cappa, & uoltando in seconda, habbia fatta la presente ferita. 107.