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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/73

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Poiche habbiamo dichiarato le sette circonstanze, le quali concorrono all’operationi dell’ armi, douiamo sapere, che à voler, che un’attion nostra dipenda da virtù, è necessario, ch’ella habbia quattro conditioni; cioé; ch’ella sia spontanea, consultata, eletta, & voluta.

SPontaneamente fatta quell’attione s’intende, che noi di nostra propria volontà facciamo: & per il contrario, quelle operationi, che noi facciamo non di nostrà volontà, si possono dire non spontanee.

Da questo segue regola per noi: che l’huomo nell’attioni dell’armi farà tutte le sue operationi volontariamente, essendo il primo à cómettere risolutamente: & per consequente operarà in maniera, che il suo contrario habbia da far il tutto contra sua voglia, per forza necessitandolo al parare.

La consultatione; come determinò Aristotile; è intorno à quelle cose, le quali possono cadere sotto il consiglio humano.

Onde noi in questa nostr’arte ben bene consultaremo tutti i mezi, che ci possono portare al nostro fine, che è la vittoria.