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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/45

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LA sesta conditione, la quale è il modo, secondo che offendiamo altri, & difendiamo noi stessi, consiste principalmente nel’assicurar il nostro corpo dall’oddesa del nemico: & perciò l’offesa nó si fará mai, se prima noi non saremo sicuri della difesa; ne mai si idenderemo simplicemente, se nell’istesso tempo non offenderemo: perche la ver difesa è l’offendere: il che si farà con risolutione; & se saremo sempre i primi ad essequir la ferita.

Da queste offese nascono due spetie di ferite: che sono di taglio, & di punta.

Il taglio hà tutte queste proprietà; cioè; l’esser più naturale all’huomo, che la punta: atteso che i moti dell’huomo sono circolari: Ricerca maggior portione del corpo contrario: È moto naturale: Per esser più visibile, induce timore. Può anchor terminar in qual si voglia parte.

Nientendimeno hà queste imperfettioni; cioè; di scuoprir il destro lato del corpo, & l’istensso braccio; & non è mortale, à quello risistendo l’ossa & l’armi: oltre che per la figura del corpo della spada, la quale per non esser sferica, & perciò di peso non vgual mente grave, molte volte risistendoui l’ aere ferisce di piatto: & la spada è soggetta al rompersi.