You are not currently logged in. Are you accessing the unsecure (http) portal? Click here to switch to the secure portal. |
Page:MS Ludwig XV 13 36v.jpg
Jump to navigation
Jump to search
¶ Lo scolaro ch'a'zza alo zugadore la sua azza enfra le gambe.
e cum la man stancha ello gli covra la vista. E quando lo zugador
non vede, e se vole voltare, tosto va in terra senza fallare.
¶ Lo scolaro ch'e denançi vede che cum la punta dela Azza non
a possudo far niente a lo zugadore in lo volto per la visera
ch'e forte. Ello acresse lo pe stancho, e levagli la visera
e la punta gli mette in la fazza, cum tanta forza ch'ello
po dare a la sua azza. Questo zogho che fazo seguisse
quelli ch'e denançi, e poii quelli de dredo tutti quanti.[1]
¶ Questi sono gli zoghi delli quali le guardie fano questione. Zaschuna le vol pigliare, e crede aver rasone. Quello che po sbatter la azza dello compagno a terra come e qui depento, questi zoghi quello fazza, Tutti gli fara se lo contrario non lo impaza.
¶ Anche lo scolaro che m'e denanzi po fare questo zogho quando ello e ale strette come veder possete Lo pe stancho pogna sopra la sua azza, e tra la sua in dredo. e la punta metta allo zugadore in la fazza.
- ↑ Word partially effaced.