TERZ. A moto, oper dir meglio, è effo ifteffo moto fecondo alə tra confideratione : doue congiungendo il primo inftate, primo principio del tempo del founo , all'ultimo inftante,fine d'effo fonno, non fi può comprender'il té po mezo,eccetto però quando l'imaginatiua lauora & fa il fogno, che per rispetto di quel moto; all'hora fi cá Quando nel founo prende il tempo , & tanto dura la cognitione del tem fipoffa co po, quanto il mouimento di quel fogno . ROD. Io ca nofcere il nofco che il Conte non ben da intende: & però glio tempo. la darò io forfe ad intendere, cauallerefcamente par Dichiara lando: udite Conte , cfsi Filofofi hanno prouato che tione ca- innanzi ch'un corpo fi muoua ftà in quiete , & cel ualleresca fando il moto anchora ſtà in quiete ; di modo ch'un che cofa
moto ( pur che fia un folo) ſtà nel mezo di due quie-
fia tempo ti. BOC. Nel fettimo, & ottauo della Fifica l'ha pro nel feriuato Ariftotile: dice il uero Kodomonte. ROD . Ho fe.. udito dire da' Medici , che il moto del polfo anchora ftà in mezo a due quieti, non è uero Dottore ? BOC. Loproua Galeno, & dice hauer durato gran fatica lun go tépo in difcernere co'l tatto il moto del polío quan do fi abbaffa, & fi eleua,& diuidono quel moto in fifto+ le, & diaſtole , cioè in eleuatione , & deprefsione . ROD. Horfu bafta ch'ogni moto che fia uno, & continuo; giace tra la precedente, & fuffeguente quiete : hora ecco (Conte ) auanti che meniate un mandrit to , un rouefcio, o una punta , uoi fiete pofto fotto qualche guardia: finito ch'hauete il colpo ; ui ritroua→ te in un'altra guardia : quel moto di menar il colpo, è un tempo : perche quel colpo è un moto continuato , cofi il tempo che l'accompagna , è un fol
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tempo: quando reftate in guardia, finito quel moto, ui ritrouate un'altra uolta in quiete : è dunque un tempo, un moto , ch'in ucce di chiamarlo moto , lo chia-
