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Page:La Scherma (Francesco Fernando Alfieri) 1640.pdf/112

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rarla bisogna ritrovarsi nella guardia mista, e in un tempo unire à far questo moto, la mano, la spada, il braccio, il piede, e la spalla, con queste circostanze si allonga il colpo, va con velocità, ed è poco meno che irreparabile, il che non accade nella prima, e nella seconda guardia per esser di gran longa più deboli, e più tarde.

Grave errore è di molti che volendo tirare una stocatta sforzata precipitano talmente col corpo quasi distesso fino à terra, che non potendosi riavere restano come abbandonati nel pericolo della vita, mentre dal nemico vengo parata. Il nemico che nel ferire non si salva, è perso, e non si può salvare se non con ritrornare nella sua guardia doppo essere uscito prestamente di misura.

Due son I tagli principia, Mandritto, e riversio che feriscano cadendo, e due di minor considetazione, che feriscano ascendendo, e sono il montante, e il sottomano.

Il mandritto è di due sorti, fendente, e oblique, o sgalembro, il mandritto fendente verrà mostrato dalla figura 8. che insegna à portar la spada da G, A, F, La obliquo da B, fino à D.