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Page:L'arte di ben maneggiare la spada (Francesco Fernando Alfieri) 1653.pdf/195

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f [OME SI VOKTcsI IL COZJO, É ì HEDl ,

jpe r incontrare il nimico * col Spadone*

Cap» iy*

I L Corpo fi deue portare ben difpofio , è naturale Lenza forza 5 e drit- to con faccia allegra , di mòdo , che dopo mefsa mano allo Spadone fi pofsa andare contra il nimico , per pigliar qualche auàrttaggio, e. liberarli lènza alcun pericolo di reflare dal nemico ferito .

Volendo mouerfi il Caualiere per andare contra l’auerlàrio , deueco- minciare»e portare li piedi di pafso ordinario,come per appunto fipor- tano nel caulinare, fe bene con alquanta maggior prefteZZa di moro * & i palli più breui , non douendofi mai aggrandire elsa palso , fe non quando l’huomoèperfare ri fi Iten za contra il nimico» quando lui Viene per offendere 4 così folo» Come accompàgnato * e lùbito coruai preftezZa, che Ipefso è madre della fortuna chiuderli la lìrada, che

non polsa venire innanzi à ferirei Molti tengono opinione, che $

combàttendo fi debba mirare gli occhi del nimico» in che non lo, doug