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Difference between revisions of "Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/9"

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SIGNORE,  
Il Signore Conte Fabio Pepoli, Conte di Castiglione,  
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Il Signore Conte Fabio Pepoli, Conte di Castiglione, mio Signore,& patron sempre offervandiss.  
mio Signore. & patron sempre osservandiss.
 
  
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<span style="background: black; color:white; padding: 0.1em 0.25em; font-weight: bold;">L</span>&#39;<em>haver conosciuto, che vostra Signoria Illustre sin da suoi teneri anni s'è dilettata molto delle virtù, che s'appartengono a Cavaliere honorato; & l'animo c'hò hauuto sempre di seruirla, & farle cosa grata; m'hanno piu volte fatto desiderare di poterlene mostrare alcun segno. Però essendomi hora deliberato di porre in luce la presente opera; hò terminato, ch'ella porti seco l'honorato nome di vostra Signora Illustre. Cosi dunque a lei la porgo, non per agguagliare con questo humil dono il debito ch'io tengo con lei, che tanto oltra non si estendono le deboli forze mie, ma per lasciarle alcun testimonio del l'amorevole mia servitù. onde prego Vostra Signoria Illustre ad accettarla benignamente, & con la solita cor-</em>
Signoria Illustre sin da suoi  
 
teneri anni s'è dilettata molto delle  
 
virtù, che s'appartengono a  
 
Cavaliere honorato; & l'animo  
 
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di vostra Signoria Illustre. Così dunque a lei la  
 
porgo, non per agguagliare con questo humil dono il debito  
 
ch'io tengo con lei, che tanto oltra non si estendono  
 
le deboli forze mie; ma per lasciarle alcun testimonio dell'amorevole  
 
mia servitù. Onde prego vostra Signoria Illustre  
 
ad accettarla benignamente, & con la solita cor-</em>
 

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Al Molto Illustre SIGNORE, Il Signore Conte Fabio Pepoli, Conte di Castiglione, mio Signore,& patron sempre offervandiss.

L'haver conosciuto, che vostra Signoria Illustre sin da suoi teneri anni s'è dilettata molto delle virtù, che s'appartengono a Cavaliere honorato; & l'animo c'hò hauuto sempre di seruirla, & farle cosa grata; m'hanno piu volte fatto desiderare di poterlene mostrare alcun segno. Però essendomi hora deliberato di porre in luce la presente opera; hò terminato, ch'ella porti seco l'honorato nome di vostra Signora Illustre. Cosi dunque a lei la porgo, non per agguagliare con questo humil dono il debito ch'io tengo con lei, che tanto oltra non si estendono le deboli forze mie, ma per lasciarle alcun testimonio del l'amorevole mia servitù. onde prego Vostra Signoria Illustre ad accettarla benignamente, & con la solita cor-