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Difference between revisions of "Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/69"

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<em>spada, & voi tosto passerete del pie manco verso le sue parti dritte, volgendogli per testa d'un riverso sgualimbro, co'l quale vi agiarete in coda lunga alta. Sesta stretta. Nel giungere alla mezza spada, volgerete il pugno, spingendo all'ingiù la sua spada, & subito gli segarete d'un riverso tondo per faccia, seguitato da un riverso sgualimbro, co'l quale vi ridurrete in coda lunga stretta. Il contrario di questa è. Quando il nimico spingerà all'ingiù la vostra spada, & voi subito ritirerete il pie destro indietro un passo, volgendogli in quel tempo un riverso tramazzone per la nimica mano: il quale anderà in coda lunga alta. Et così per la Dio gratia haveremo dato fine allo schermo di spada sola.</em>
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<section begin="1"/><em>spada, & voi tosto passerete del pie manco verso le sue parti dritte, volgendogli per testa d'un riverso sgualimbro, co'l quale vi agiarete in coda lunga alta. Sesta stretta. Nel giungere alla mezza spada, volgerete il pugno, spingendo all'ingiù la sua spada, & subito gli segarete d'un riverso tondo per faccia, seguitato da un riverso sgualimbro, co'l quale vi ridurrete in coda lunga stretta. Il contrario di questa è. Quando il nimico spingerà all'ingiù la vostra spada, & voi subito ritirerete il pie destro indietro un passo, volgendogli in quel tempo un riverso tramazzone per la nimica mano: il quale anderà in coda lunga alta. Et così per la Dio gratia haveremo dato fine allo schermo di spada sola.</em><section end="1"/>
  
<em>Lep. Ne resto con mia gran sodisfattione; ma mi son restati certi dubbij, i quali desiderarei, che voi (avanti che diamo luogo) me li dichiaraste: & uno è questo. Sono molti, che dicono, che nel fare da dovero, non si fanno tante sottilità, che sono in quest'arte.</em>
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<section begin="2"/><em>Lep. Ne resto con mia gran sodisfattione; ma mi son restati certi dubbij, i quali desiderarei, che voi (avanti che diamo luogo) me li dichiaraste: & uno è questo. Sono molti, che dicono, che nel fare da dovero, non si fanno tante sottilità, che sono in quest'arte.</em><section end="2"/>
  
<em>Gio. Come indendono essi queste sottilità?</em>
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<section begin="3"/><em>Gio. Come indendono essi queste sottilità?</em><section end="3"/>
  
<em>Lep. Dicono che non si finge, non si sfallazza, et che non vi è tempo di scansare di vita, & simil cose.</em>
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<em>Gio. Dicono così, perché rarissimi huomini si troveranno, i quali nel fare da dovero non siano mossi dalla colera, ò dalla paura, ò da altro; dove che l'intelletto viene ad esser'offuscato: & per questa cagione non la possono usare. Ma vi dico, che quando essi non si lasciano vincere da questi accidenti, & che stanno in se, ancor che siano alquanto difficili, le faranno sicurissime.</em>
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<section begin="5"/><em>Gio. Dicono così, perché rarissimi huomini si troveranno, i quali nel fare da dovero non siano mossi dalla colera, ò dalla paura, ò da altro; dove che l'intelletto viene ad esser'offuscato: & per questa cagione non la possono usare. Ma vi dico, che quando essi non si lasciano vincere da questi accidenti, & che stanno in se, ancor che siano alquanto difficili, le faranno sicurissime.</em><section end="5"/>
  
<em>Lep. Ma a che fine insegnarle, se son così difficili nell'operare da dovero?</em>
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<section begin="6"/><em>Lep. Ma a che fine insegnarle, se son così difficili nell'operare da dovero?</em><section end="6"/>
  
<em>Gio. Si insegnano acciò che gli huomini coraggiosi se ne possino servire alle lor'ocasioni perché si è veduta l'esperienza in molti, i quali erano alquanto timidi, & paurosi: nondimeno nel fare da burla, le faceano benissimo; poi essendogli venuta</em>
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<section begin="7"/><em>Gio. Si insegnano acciò che gli huomini coraggiosi se ne possino servire alle lor'ocasioni perché si è veduta l'esperienza in molti, i quali erano alquanto timidi, & paurosi: nondimeno nel fare da burla, le faceano benissimo; poi essendogli venuta</em><section end="7"/>

Revision as of 21:05, 9 November 2023

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spada, & voi tosto passerete del pie manco verso le sue parti dritte, volgendogli per testa d'un riverso sgualimbro, co'l quale vi agiarete in coda lunga alta. Sesta stretta. Nel giungere alla mezza spada, volgerete il pugno, spingendo all'ingiù la sua spada, & subito gli segarete d'un riverso tondo per faccia, seguitato da un riverso sgualimbro, co'l quale vi ridurrete in coda lunga stretta. Il contrario di questa è. Quando il nimico spingerà all'ingiù la vostra spada, & voi subito ritirerete il pie destro indietro un passo, volgendogli in quel tempo un riverso tramazzone per la nimica mano: il quale anderà in coda lunga alta. Et così per la Dio gratia haveremo dato fine allo schermo di spada sola.

Lep. Ne resto con mia gran sodisfattione; ma mi son restati certi dubbij, i quali desiderarei, che voi (avanti che diamo luogo) me li dichiaraste: & uno è questo. Sono molti, che dicono, che nel fare da dovero, non si fanno tante sottilità, che sono in quest'arte.

Gio. Come indendono essi queste sottilità?

Lep. Dicono che non si finge, non si sfallazza, et che non vi è tempo di scansare di vita, & simil cose.

Gio. Dicono così, perché rarissimi huomini si troveranno, i quali nel fare da dovero non siano mossi dalla colera, ò dalla paura, ò da altro; dove che l'intelletto viene ad esser'offuscato: & per questa cagione non la possono usare. Ma vi dico, che quando essi non si lasciano vincere da questi accidenti, & che stanno in se, ancor che siano alquanto difficili, le faranno sicurissime.

Lep. Ma a che fine insegnarle, se son così difficili nell'operare da dovero?

Gio. Si insegnano acciò che gli huomini coraggiosi se ne possino servire alle lor'ocasioni perché si è veduta l'esperienza in molti, i quali erano alquanto timidi, & paurosi: nondimeno nel fare da burla, le faceano benissimo; poi essendogli venuta