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Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/136

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Libro Secondo

dettarefta ; uenga aguardare alquanto in sù: acciò che ilcalce della lancia uifipofi fopra nel volere colpire : perche quando effa pofaffefultaglio di dietro; la lancia nonfarebbe cofi ficura da rompere, come quella che potrebbe sfugire fuori di effa: & queftefono le cofepertinenti alla refta. tepur,ch'io u'attendo.

Lep. Hointefo.Segui

Gio . Hora venendo al ragionare della

Lizza da lizza,dico; che uorrebbe effere lunga almen ducento piedi di mi gioftrare come uo fura:perche quando foffe corta , i gioftranti s'incontrarebbono le effere. tantoprefto,che nonpotrebbonofare cofabuona . Quanto allal tezza uole effer alta da terra cinque piedi ,per maggiore ficu rezza. La contralizza uole effere lunga centocinquanta piedi, alta da terra duepiedi, t) mezzo:ma bifogna farla pende re alquanto uerfo la lizza, cioè , che la distantia difopra,chefa rà dall'una all'altra ,fia trepiedi & mezzo , & difotto quat tro:

questa è

la vera mifura,chefi deue ufare.

Lep. Per

che cagione volete cofi,che la contralizzapendauerſo la lizza? Gio.

Acciò che ilgioftrante non habbia cagione di ortare del

piede ne' pali,chefostengono la contralizza, quando batte il ca uallo:&quifaccio fine,perche questo è infomma quanto io hò

-2 dadiruifopra ciò. Lep. Hor hò intefo tutti gli auertimenti, chefi appartengono all'arte dellagioftra : de quali ne refto da uoifodisfatto, et fempre ue ne hauerò obligo infinito.

Gio.Non

accade, M. Lepido, che tra noi ufiamo questeparole:perchefa petebene quanto u'amo, Andiamopure, & fe in altra cofa co nofcete, ch'io fiabuono a farui feruitios commandatemi alle gramente, che fempre mi trouareteprontiſſimo a compiacerui. Lep. Poi chemi date animo a commandarui(merce della vo ftra amoreuolezza)

uorrei ancora piacendoui, che domani quà

ritornaſſimo, per ragionare di alcune coſe appartenenti all'arte diguerra: