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Difference between revisions of "Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/121"

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ET LA SESTA GIORNATA
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<small>DE DIALOGHI</small>
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''Di Messer Giovanni dall’Agocchie Bolognese&nbsp;:''
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Dove si ragiona dell’arte della giostra.
  
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<span style="border:3px solid black; padding: 0 0.2em;">I</span><em>O non entro mai M. Lepido in questo giardino, ch’io non mi rallegri, tanto mi diletta questa bella verdura&nbsp;: onde giudiciosamente havete eletto questo luogo per li nostri ragionamenti&nbsp;; perche non potevate eleggere, ne il piu bello, ne il piu commodo, ne dove io parlassi piu volentieri di questo.</em>
  
SESTA GIORNATA
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<em>Lep. Vedete, ch’io sono stato avveduto, & del vostro piacere, et del diletto, et utile, ch’io prendo de’ vostri ragionamenti, havendo eletto luogo conveniente all’uno, & all’altro. Sediamoci dunque a’luoghi nostri, & cominciate à ragionare del correre la lancia, ch’io attendo, con speranza che m’habbiate a compiacere cosi di questa, come dell’armi fatto m’havete.</em>
  
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<em>Gio. Farò ogni mio potere, per ridurmi a memoria tutte le osservationi, et gli avvertimenti, che si debbono usare nell’arte della giostra&nbsp;: acciche veniate da me piu ch’io possa sodisfato. Domandatemi pur voi a piacer vostro, & interrompetemi ad ogni vostra voglia, ch’io vi risponderò sempre con lieto animo.</em>
  
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<em>Lep. Poi che rimettete in me il domandarvi, vorrei c’hora mi dichiaraste la cagione, perche l’anello non era posto con ragione&nbsp;? </em>
 
 
DiMeffer Giouanni dall' Agocchie Bolognese:
 
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O non entro mai M. Lepido in queftogiardino,
 
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Revision as of 23:54, 10 November 2023

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IL SECONDO LIBRO, ET LA SESTA GIORNATA DE DIALOGHI Di Messer Giovanni dall’Agocchie Bolognese : Dove si ragiona dell’arte della giostra.

INTERLOCUTORI. M. Giovanni dall’Agocchie & M. Lepido Ranieri.

IO non entro mai M. Lepido in questo giardino, ch’io non mi rallegri, tanto mi diletta questa bella verdura : onde giudiciosamente havete eletto questo luogo per li nostri ragionamenti ; perche non potevate eleggere, ne il piu bello, ne il piu commodo, ne dove io parlassi piu volentieri di questo.

Lep. Vedete, ch’io sono stato avveduto, & del vostro piacere, et del diletto, et utile, ch’io prendo de’ vostri ragionamenti, havendo eletto luogo conveniente all’uno, & all’altro. Sediamoci dunque a’luoghi nostri, & cominciate à ragionare del correre la lancia, ch’io attendo, con speranza che m’habbiate a compiacere cosi di questa, come dell’armi fatto m’havete.

Gio. Farò ogni mio potere, per ridurmi a memoria tutte le osservationi, et gli avvertimenti, che si debbono usare nell’arte della giostra : acciche veniate da me piu ch’io possa sodisfato. Domandatemi pur voi a piacer vostro, & interrompetemi ad ogni vostra voglia, ch’io vi risponderò sempre con lieto animo.

Lep. Poi che rimettete in me il domandarvi, vorrei c’hora mi dichiaraste la cagione, perche l’anello non era posto con ragione ?