(ome si Fìnge di taglio vi stradone
fcr ingannare il nimica Cap« XI r.
E Di grandi (lìmo auantàggio l’artifitio » aggiungendo > che è regoli À dell’arte, finger di tiglio, e ferir di taglio ; la Figura non hà bifo- gno di molte parole, moftra di dare vn riuer(b,e fenice di mandritto , fà atto di ferire di mandritto» e colpitóre di rìucrfo » fi potranno fare quei pafi- in quella lettione , che fi fono apprefi dal maeflro , i’huomo può andare auante , e in dietro tirando i colpi diflefi col nodo della mano , e foizi delle braccia , eco i paffi bene aggiuflati ; la Finta non è altro » che ingannare «che per le ftefso è odiofb ; Quello inganno, del quale io patio, non offende , ne la Giufiitia , ne la Fede , ma è vn precetto dell’arteper vincere fimpheemente l’inimico, ed è chiamato Finta»