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Scrivese un caso successo in la inclita cita de Napoli in persona de uno cavaliero dignissimo citadino de quella nominato misser Piero caso barrile Conte de Monte Derise; ilquale in giostra publica aspectando lo incontro de un'altro cavaliero che contra de lui correva recevendo da quello uno si grave, & ponderoso incontro che dela corazza, & del scuto a un tracto lo desarmo rompendo l'arme dove il scuto era appiccato spezzando la scaletta de lelmo mirabilmente ne spoglio la testa; in modo che la corazza, il scuto; & lelmo andarno per terra. Onde epso in gippone rimase sul cavallo; & in capilli senza lesione alcuna, donando epso Piero un altro incontro a quello che lhavea desarmato in quello medesimo corso, tale che lo abattete per terra spezandogli le cingie dela sella. Fo dimandato quali de quelli meritava piu honore per per merito delo incontro, overo quale restasse piu vituperato; dilche per un savio cavaliero fo dicto che quello che casco dal cavallo anchora che havesse facto gran tracto havendo tutte l'arme sopradicte il nimico desarmato e perditore; perche da morte in fora non e magiore carrico dela cascata; anchora che cascasse per diffecto del cavallo. Pero minore carrico e quando casca insieme col cavallo, che quando casca il corritore solo; & se in una giornata il cavaliero fara meglio che li altri in uno torniamento tutta via portandose bene, & ala fine de dicta giornata cascasse non solamente non potera lo honore obtenere ; ma senza premio restara vituperato, & privo de victoria; similmente coloro che a piedi combatesseno chi