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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/264

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perdera pugnando un occhio; & l'altro li denti; chi de tali sara piu vituperato, se dice colui che locchio per essere membro piu propinquo a l'anime sara piu incarricato de quelli che perde gli denti, si anchora che locchio comprende tutti li sensi del corpo, & e membro ; & li denti sono instrumenti dela bocca; se uno sara ferito in faccia havera piu deshonore che se nel pecto fusse ferito, o nel capo, overo nele braccie, overo in le spalle; perche dice la lege che la faccia de l'homo e a similutidine de Dio; & per questo non se po bolare per iustitia uno homo in faccia per non maculare la figura simile ala divina. Et quando locchio dextro se perdesse il sinistro attento che dricto e in piu opinione del'homini; cosi diremo dela mano quello loquale ne fosse privato in la battaglia saria piu carrico perdere la dextra che la sinistra; perche la mano dextra opera piu ala battaglia; similmente essendo un percosso al braccio, & l'altro ala gamba, quale de manco dignita del braccio resta piu incarricato; accadendo che uno cavaliero havesse doi occhii; & l'altro con chi epso combattesse ne havesse uno saria piu carrico a quello che ne havesse uno perdendolo che a quello deli doi ne perdesse uno, & se uno perdesse la mano tutta integra saria piu carrico che a quello che perdesse uno occhio; & posto che luno perdesse il piede, & l'altro la mano saria piu carrico de quello che il piede perdesse che quello dela mano in la battaglia.

Dele giostre, & tornamenti come se debbeno per il iudice li exercitanti in quelle iudicare. Capitulo IX.