ventione; reducendo duunque a proposito chel, cavaliero per parole renduto, non aspectando resposta; & amazato il superatore resta vincitore dela battaglia.
Delo honore deli cavalieri quando nela battaglia luno desarma a l'altro certe arme, quale sara megliore facente. Capitulo VII.
Uno cavaliero provoca un'altro cavaliero nel combattere a cavallo con pacto che chi fa meglio havesse per prigione per certo tempo il perditore, o che peggio fa; & oltra questo un premio guadagnasse tra loro statuto intrarno nela battaglia, & combattendo dapo molti incontri luno desarmo l'altro con la lanza del spallarolo, & de un guanto; & quello che fo desarmato sguarnete l'altro delo scuto. Se dimanda quale sia piu laudabile colpo, se dice prima quello haver meglio incontrato che tolse il scuto al nimico; perche il scuto e de piu extimatione ne l'arme de che dice la lege civile che quello cavaliero che vendesse, o giocasse il scuto, o la spata; merita piu punitione de quello che vendesse, o giocasse il cavallo, & li spalaroli, o li schineri; dunque magiore carrico e al cavaliero che perde nela battaglia l'arme che sono piu magiore; per questo e piu da essere vituperato quello che megliore arme perde nela battaglia quando combatte con il suo nimico; & questo e per causa che piu honore conseguita quello che se trova desarmato. Onde se uno perde la spata li sara piu carrico che a quello che perde il scuto nela battaglia, restera con magiore honore quello che togliera la maggiore, & principale arme al nimico; perche la spata e la princi-