il provocato de ritornare nel combattere quando nelo pacto fa mentione de tale giornata; perche le battaglie sono odiose che piu presto se debbeno togliere, & interdire che non permettere, & ampliare; ma quando non facesse mentione de speciale giornata se possono constringere tutte le doi parte nel combattere lassandolo al megliore iudicio de cavaliero.
De doi cavalieri intrati in campo ad oltranza, & luno buttato ad terra havea presolo freno de lo cavallo delo nimico; & percosso lo cavallo per fare cascare il cavaliero,& lo iudice sparte la battaglia. Capitulo V.
Doi campioni se desfidano de combattere ad tutta oltranza a cavallo, & con arme da cavaliero in tale giornata con pacto che chi perdesse restasse per prigione del vincitore; & oltra questo per traditore; se conduceno nela battaglia correno molte carrere in modo che in una de quello luno e abattuto da l'altro per terra, in tale che nel cascare resta ingenochiato; perche il vincitore tutta via lova percotendo con la ponta dela spada insu la testa, & per tutti li altri membri; lo abattuto da molte ferite nel ventre del cavallo del vincitore, in modo che glinteriore gli fa fora demonstrare; & per violentia dele ferite lo indebilito cavallo era per cascare; mosso da compassione, & dementia il iudice buttando il sceptro sparte la battaglia; quello che era sopra il ferito cavallo havendo apparentia de