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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/180

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MA QVELLA, CHE VERA APPRESSO SARA VNA FERITA DI seconda, & col corpo che passa di sotto dalla parte esteriore contra una mano alquanto riuolta uerso la quarta, caggionatasi, perche quello che hà ferito si ritrouaua nella terza alta col finimento appresso il uiso, come si uidde, & ueniua caminando oltre per andare dalla parte di fuori; & perche l’ altro, che staua in terza retta, uedendolo uenire, hà alzata la punta per impedire la nimica, & coprirsi disopra, ma il ferittore, ilquale già era in misura lasciando la mano in quella altezza hà uoltato in seconda inanzi che ’l nimico habbia potuto ariuare alla spada, & piegando quanto più hà potuto il corpo è uenuto à passare con la testa tanto oltre che è penetrato con essa tutta la lama nimica, & così è andato à ferire, che l’auerssaria non hà potuto diffendere ne meno hà potuto hauere tempo di tornare con la punta in presenza ne di girare il corpo. 121.