Wiktenauer logo.png

Page:MS Ludwig XV 13 46r.jpg

From Wiktenauer
Jump to navigation Jump to search
This page contains changes which are not marked for translation.

This page has been proofread, but needs to be validated.

Qui sono tre compagni che voleno alçider questo magistro. Lo primo lo vole ferir sotto man che porta sua lanza a meza lanza, L'altro porta sua lança restada a tutta lança, Lo terzo lo vole alanzare cum sua lanza. E si'e de patto che nissuno non debia fare piu d'un colpo per homo, Anchora debano fare a uno a uno.

Vegna a uno a uno chi vol venire, che per nessuno di qui non mi son per partire, Anche in dente di cenghiaro son presto per aspettare. Quando la lanza contra me vignira portada overo de mane zitada, subito io schivo la strada zoe che io acresco lo pe dritto fora de strada e cum lo stancho passo ala traversa rebattendo la lanza che mi vene per ferire. Si che de mille[1] una non poria fallire. Questo ch'io façço cum la ghiavarina, cum bastone e cum spada lo faria. E lla deffesa ch'io fazo contra le lanze, contra spada e contra bastone, quello faria li mie zoghi che sono dredo.

Questo si'e zogho del magistro ch'e denanzi che aspetta cum la ghiavarina quegli da cavallo in dente di çenghiaro in passar fora de strada e rebatter ch'elo fa ello intra in questo zogho. E per che ello sia inteso, io lo fazo in suo logo, che cum taglio e punta lo posso ferire in la testa, Tanto porto La mia ghiavarina ben presta.

Anchora e questo zogho del ditto magistro ch'e denanzi in posta de dente de zenghiaro, in suo scambio io fazo questo ch'ello lo po fare. Quando La lanza e rebattuda, io volto mia lanza, e si lo fiero cum lo pedale, che questo ferro si'e temperado e di tutto azale.
  1. Corrected from "e" to "l".