zarsi le passate perche turbano, e disordinano la inimico, e vanno con maggior forza, osservando, che deveno eser finite fin al corpo per linea retta, senza scanzo alcuno, e senza ritirarsi, del che ne habbiamo un esempio nella contraposta figura.
Ritrovandosi il cavaliere 14. in Quarta il feritore 15. è andato risoluto à stringere col forte il debole del nemico, il quale volendo cavare, e prevenirlo colla botta, è stato ferito di seconda, e di fuora sopra la spada portata avanti col piè manco nel mometo indivisibile della cavazione
Può ancora fingere, e ferire per la linea B, di seconda sotto il braccio destro nel fianco, e finalmente, sbattere di fuora la spada, ma con ragione che non habbia tempo di cavare, e dal termine A, scaricare un mandritto, ò rivercio tondo nella testa.
Del Ferir di Foura Sotto la Spada Passando col Pie Manco
Cap. IX.
Dobbiamo imparare in questa figura come nel combattere un solo errore, e mancamento fatto, da vantaggio alla inimico di ferire in più maniere.