All'Illustrissimo Signor Signor, e Padron Colendissimo IL SIG. MARTINO VIDMAN Conte d'Ortemburgh, Baron di San Paterniano, e Sumereg, &c
COme svisceratissimo servitore di V.S. Illustrissima, son andato di continouo pensando, con qual maniera più degna io potessi mostrare alla grandezza del suo Nome qualche segno della mia devotione; Havendo à persuasione, & utile de' studiosi Cavalieri ad esporre di novo alla luce del Mondo i lunghi parti delle mie fatiche, andava trà me stesso considerando à qual Nume gentil, & autorevole offerire, e racomandare le dovessi, massime conoscendo quanto vagliano il più delle volte il sindicato di questi tempi le attioni altrui vertuose, quando non vengono à riguardevole soggetto appoggiate, e dalla sua tutelare Clemenza protette; Chiamai mia Sorte felice, di presentare a V.S. Illustrissima con me medesimo li presenti esercitij Cavalereschi di ben maneggiare la Spada, con la quale si conferiscono gli ordini di Cavallaria, e si determina ogni querela; La veneratione, che porto agli infiniti meriti di V.S. Illustrissima, mi hà indotto à Consacrare, questa Opera all'immortalità del suo glorioso Nome. Ciò non stimo punto disdicevole alla sua alta conditione, poi che essendo ella nelle Lettere, e nelle Armi di esquisito valore, e di qualità singolari, e come tipo di heroiche conseguenze, certamente non poteva ritrovare Signor (non so s'io mi debba dire) di maggior, o di miglior pregio, dove rilu-