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Page:Gran Simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma (Ridolfo Capo Ferro da Cagli) 1610.pdf/51

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si egli a ferirmi o a fare qualche altro atto; il radoppiare delle botte si fa più che in mezzo tempo, contra tempo: è quando nel medesimo tempo l’avversario mi vuol ferire io l’incontro in più breve tempo e misura; & si vuol sapere che tutti i movimenti e tutti i riposi dell’avversario sieno tempi, però a misura.

DELLA MISURA.

4 LA misura è larga o stretta: larga quando si può ferire l’avversario solo nel passo straordinario, la stretta vogliano che sia quando posso ferire l’avversario in passo giusto, a piè fermo.

IN QUANTI TEMPI SI CONOSCE IL FERIRE.

5 IL primo è quando il nimico è fermo in guardia & che egli alzasse o movesse il piede che haverà innanzi per accostarsi, quello è tempo; l’altro quando harai parato il colpo, all’hora è tempo; il terzo come egli si movesse senza giuditio di una guardia per andar in un’altra, innanzi che egli sia fermo in essa è tempo di offenderlo; & di più è tempo quando egli alzasse la spada mentre che egli alza la mano, quello è tempo di ferirlo; e l’ultimo è quello quando il colpo haverà trascorso fuori della persona, quello è tempo di seguirlo con la risposta.

DEL PASSO E DEL PASSEGGIARE.

6 IL passo si chiama ordinario, straordinario, giusto, mezzo passo, stretto e largo e si accresce e si sminuisce secondo la diversità di questi passi, si passeggia hora innanzi & hora indietro, hora da