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Page:Gran Simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma (Ridolfo Capo Ferro da Cagli) 1610.pdf/37

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hora parlaremo dell’istessa difesa.

96 La difesa è la seconda parte del maneggio della spada, la qual ci ammaestra di adoperare la spada per nostra difesa & ha due parti, delle quali la prima è la difensiva, o guardia, come la vogliamo chiamare, l’altra è l’offensiva.

97 La guardia è una positura di braccio & di spada, distesa in linea dritta nel mezzo delle parti offensibili, con la vita bene accomodata al suo passo ordinario, per tenere lontano l’aversario da ogni offesa & per offenderlo, caso che si avvicinasse con tuo pericolo.

98 La terza dunque è solamente guardia, non già posto il finimento fuori del ginocchio, ma sì che giustamente partisca la vita per il mezzo, non alta, nè bassa, ma giusta nel mezzo delle parti che non si possano coprire, per essere egualmente pronta e vicina a tutte le sue offese e diffese.

99 La prima e la seconda non son guardie perchè non son atte a cercare la misura e scuoprono troppo la vita e non sono egualmente vicine a tutte le parti della vita che si possano offendere & diffendere; la quarta parimente mostra troppo di vita e modo di ferire & non guardarsi.

100 Tre cause sono le quali fanno difficile il tirare a segno, cioè la lontananza del bersaglio, perchè sta nascosto, sì che appena si può vedere per l’impedimento delle cose che l’adombrano &, se pure scoperto, è che avvicinandosi il pericolo del colpo in un subito si possa coprire.

101 Tutte queste virtù in sè contiene la nostra guardia, perchè allontana assai il bersaglio e ne leva tanto quanto puote mediante la piegatura & lo scanso della vita; di poi cuopre benissimo le parti che non si possano scansare, e se pure ne rimangano delle scoperte sta pronta nel soccorrerle, bisognando, in egual distanza, e così camina sicura a pigliar bene il tempo e la misura, la qual cosa è l’ultima perfettione della guardia.

102 Del mutarsi di guardia in guardia non mi è lecito parlarne, non facendo buona se non una guardia sola.

103 L’offesa è una diffesa nella quale cerco la misura e ferisco il mio avversario.