Et volendo allegar per autore
Della sacra scrittura quel bel paßo
Che mal si serue à piu d’vno Signore;
Dissero in bisbiglio con tuon baßo
Perdoniamo à costui con patto tale
Ch’egli ritorni al derelitto paßo,
Et che per penitenza di tal male
Creanza vsata, con gran giuramento
Lo facciamo obbligar in modo tale;
Che per l’adietro egli ogni auuertimento
Che sia importante in questa nobil arte
Farci in verso palese sia contento.
Tal ch’io piangendo trattomi da parte
Ne sapendo rimedio alcun pigliare
Sol mi ricomandauo allo Dio Marte.
Pregandol che mi fesse perdonare
(Promettendo per me) l’error commeßo
Che quanto à lor piacea volea oßeruare
Ond’egli vscito da quel cauo fesso
Della fucina del fabro Vulcano
Venere hauendo, et Cupido con esso.
Tutti tre mi pigliarono per mano
Et mi condußer doue eran le Muse
Al dolce mormorio suaue, et piano.
Allegando per me debite scuse
Venere bella, et suo figliuol Cupido
Restanodo tutte intente a bocche chiuse
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