E se per caso fesse vn passo, ò dua
In dietro, non mancar di seguitarlo
Acciò pur resti nè vantaggi tua.
Et se vorrai se ti gira fermarlo
Se va à man stanca, et tu sempre à man dritta,
E per contrario và sempre à incontrarlo
Quando si offende dalla parte dritta
Dentro si dice, all’hor vantaggio fia
A chi più alto hà il pugno, et chi ha deritta
La parte sua del taglio, et sopra stia
Voltata verso della punta aduersa
Ma che la punta alla sua spalla stia.
Quando di fuor l’offesa sia rouersa
L’avantaggio sarà il pugno più basso
Col detto modo, et non fia spesa persa.
Stiasi auertito nel mutar il paßo
O l’vno, ò l’altro à l’innanzi, ò à l’indietro
Ch’in dentro, ò in fuori si puo far fracaßo.
Se arriui, ò non quest’è vn bel secreto
Ch’importa aßai per non tirar in in vano,
S’arriui mena, et stà col paßo cheto.
Pon cura ancora al volger della mano
A tutti quattro i sopradeti modi,
E al steso braccio non fia il tempo in vano.
Queste son verità, non sono frodi;
Perche le frodi son come le finte
Che nuocono, e non giouano come odi
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