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Page:Scola, overo teatro (Nicoletto Giganti) 1606.pdf/14

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armi fusse una scienza prattica, con questa ragione che essendo la scienza prattica, una scienza laquale non solo s’estendi nella cognitione del suo proprio oggetto, ma nell’operar in esso; & la scienza della Spada essendo una scienza, che non solo versi nella cognitione, ma nell’operatione di essa, che perciò questa scienza è Prattica, e non Speculativa. Alla qual oppositione rispondo; tutte le cose hanno dalla natura qualche operatione. Et trè sono le sorti delle nostre operationi; alcune sono interne, & queste hanno l’esser suo nel puro, e semplice intelletto, e derivano da una rational Speculativa; alcune sono interne, & esterne, & queste hanno una communanza nell’intelletto, e fuori, e nascono da una speculativa reale; alcune sono affatto esterne, e queste hanno l’esser loro fuori dell’intelletto affatto, e dipendono da una scienza prattica, & sono ò attive, ò fattive: la scienza speculativa fattiva reale non è differente dalla scienza Prattica in altro ch’in questo, che la Speculativa reale, se ben opera esteriormente nell’oggetto suo; serva però la cognitione di quello nell’intelletto, e la scienza Prattica, oltre che non può operar se non esteriormente nell’oggetto suo, non può etiam Dio venire alla cognitione di esso se non esteriormente la scienza dell’armi hà la cognitione dell’oggetto suo nell’intelletto, se bene opera esteriormente, non si può dire ch’ella sia Prattica, ma scienza Speculativa reale. Habbiamo adunque veduto che scienza ella si sia, & è Mathematica di Geometria & Arithmetica, perche ella consiste numeri, linee, e misure, delle quali l’auttore non fà mentione nelle osservationi sue, perche da lui le persone dotte, e quelle di nessuno studio qualche frutto acquistano, onde ciascuno dalle presenti figure, e dalle lettioni sue noti, che senza imparare a conoscere la multiplicità delle linee, de’ circoli, de’ angoli, di superficie, le quali più tosto confunderebbono la mente del Lettore, che non havrà la cognitione di questi studÿ, ne gli darebbono ammaestramento alcuno; imparerà a conoscere senza dubbio, e senza fatica i tempi, e le misure, e le rissolutioni, le finte, le cavationi, & il modo di saper riparare, e di saper ferire.