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DISCORSO IN GENERALE Sopra l’ uso del pugnale.

PER L’ ESSERCITTARSI DICIAMO, CHE E BVONO TENEre il pugnale col braccio longo, steso inanzi, & poco agiutato dalla spada, acciò l’ huomo si assicuri nelle diffese, & faccia nelli parati piccioli moti per non si scuoprire tanto in unlato mentre si cuopre nell’ altro, perche hauendolo steso inanzi, & disordinando si con gran moti restarebbe confuso, battuto, & però è neccessario di giuditiosamente adoprarlo, & con la pratica assuefarsi tanto, che si aquisti una guistezza tale, che nelli moti della spada non si turbi, & che sempre sia più assicurato in oprarlo, che quando poi haurà fatta la detta assuefatione, & sicurezza, potrà tenerlo ritirato, & spingerlo inanzi alla diffesa secondo l’ occasione, & sarà all’ hor certo che quello andarà con più giustezza à fare l’ officio suo, & con più sicurezza di aquistare la nimica; & similmente doppo cotale essercitio lo potrà tenere sempre più unito con la spada, il che renderà la diffesa maggiore più comoda, & più forte in tutte l’ operationi, ne il pugnale all’ hora, sarà tanto trauagliato, se bene non lo dourà tenere in alcuno sito fermo, la raggione è, che in alcuni casi buono è hauerlo auanzato, & in alcuni non buono secondo, le situatione dell’ armi nimiche tal’hor longhe, & tal’hor corte, & anco secondo, che l’ istesso huomo tiene la propria guardia, per che hauendo fermato il corpo, & posta la spada inanzi, sarà megliore il pugnale corto, & in un’ altro caso migliore auanzato, si come in alcune guardie più è buono tenerlo in piede, mà chi uolesse raggionare di tutti li siti per mostrare, come si douesse tenerlo nell’ uno, ò nell’ altro, ò contra l’ uno, ò contra l’ altro sito troppo prolisso si farebbe il discorso, essendo la materia troppo ampla, & quasi infinita, solo si dirà che la punta del pugnale per regola ordinaria si dee tenere sempre opposta, & riguardante la punta della spada auersa, sino, che quella sarà uolta contra il corpo, che quando fosse fuori di presenza non saria à proposito, ne meno se la guardasse uerso li piedi, à chi non usasse una gran diligenza di situare il corpo tanto basso, & comodo che si potesse diffendere la parte disopra con poco moto, & che si fosse in medesimo tempo pronto à ferire pure essendo bassa, è malageuole da operare, come si è detto, meglio è coprirla con la spada, & in maniera che ’l nimico non la possa leuare, se non la caua che questo certo sarà più sicuro, & di minore sottilità, & il simile se hà da fare contra una spada, laquale sia molto alta, & si dee tenere il pugnale anco tanto uicino, che trà l’ una, & l’ altra mano non sia strada da uenire, per la nimica, laquale uenendo sia forzata trouare il pugnale, ò passare per il forte della spada. Dobbiamo anco ricordare, che nell’ uso del pugnale le diffese si hanno tutte da fare col filo tanto di dentro, quanto di fuori, & così alte come basse, & nel più forte di esso pugnale massime contra taglij, & ’anco contra le punte quando seli uuole scorrere il filo, è ben uero, che uolendo battere le stoccate, cosa non molto lodata da noi, & tanto meno nel passare, all’hora meglio è batterle con la punta di esso pugnale nel debile di essa nimica atteso che la punta fà circonferenza maggiore.