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Difference between revisions of "Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/232"
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MENTRE, CHE QVELLA SECONDA GIONSE IN MISVRA COL passo largo, & piedi eguali, questo che è ferito leuò il pugnale coprendosi disopra, & con passare inanzi del pie manco uoltò la mano in quarta per andare à ferire quella parte, che uedeua scoperta nel meggio dell’armi, & perciò il ferittore portò il piede destro nella linea del manco, talmente, che uenne ad’ uscire di presenza & lasciando il pugnale alla spada nimica per escluderla di fuori dirizò quella seconda sotto il braccio dell’ auerso pugnale, & così uenne à ferire nel punto medesimo, che l’ altro hauea posto il piede in terra seguendo sino al corpo senza fermarsi. 163.