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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/150

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QVEST’ ALTRA NON MENO SARA VNA TERZA, MA COL PIE sinistro inanzi, laquale guardia è assai migliore in queste armi, che nella spada, è pugnale, & anco in quali si uoglino altre armi, perche il fianco, & la gamba, che sono nel maggiore pericolo uengono ricoperti dalla cappa, che pende, in modo, che ne da punta, ne da taglio possono essere offesi, oltre che la mano di essa cappa è tanto alta, che non può il nimico ferire disopra, & nel meggio è serrata dalla spada che si appoggia, & fortifficata dalla mano di essa cappa, con guardare la uista fuori per quel pugno uerso il suo nimico, di maniera tale che esso nimico non può hauere altro luogo da ferire se non doue, che uiene detta uista, laquale anco resta diffesa da quello debile della spada, che li è incontro, ilquale se ben noi lo chiamiamo debile è nondimeno più galiardo del forte nimico, rispetto alla mano della cappa, che lo fortiffica, & così appoggiata uà à ferire in tempo medesimo, & può andare con l’ istessa terza sino al corpo nimico, & dopò ferito anco ritirarsi nella medesima terza, & è in somma la migliore guardia questa di tutte l’ altre di spada, è cappa. 100.