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Page:Scienza d’Arme (Salvator Fabris) 1606.pdf/105

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esca, & senza fare resistenza. Con questa guardia si fanno assai buoni colpi sotto il pugnale perla parte esteriore, & anco nel meggio dell’ armi, dee si taluolta abbassare un poco la pùnta & reangolarla in sù ferendo con la forza dell’ angolo, talmente, che se il nimico ui mettesse anco tutte due le armi per rispingerla abbasso non potesse fare niente, il che riusciria perche dette armi nimiche scorreriano nel forte dell’ angolo detto di sopra ciò è nel finimento della spada, in modo che detto nimico haura bisogno di molto giuditio per conoscere da qual parte hauesse da rispingere detta spada per più facilmente diffendersi, altrimenti conueria saluarsi con qualche ritirata di uita, & tanto più si appi gliarebbe à si fatto partito, quanto, che l’ angolo non ferisse molto lontano, & la migliore regola saria di non parare. 59.

VNA TERZA GVARDIA DI SPADA, E PVGNALE SARA QVELla, che segue, laquale si dee formare con le punte così accompagnate, come si uede, acciò il nimico non possa ferire nel meggio dell’ armi, & si dee tenere la spada auanzata un quinto di essa spada inanzi il pugnale per impedire al detto nimico il poterlo trauagliare con le cauatione, & con le finte, & essendo poi la spada così auanzata si potrà adoprare molto bene il forte di esso per diffessa, & agiuto de lo stesso pugnale, oltre l’hauere il benefficio punta più uicina al corpo nimico, la quale, conseruata libera, sarà molto pronta à ferire, tanto à piè fermo, come passando, potendo aspettare, & assalire segondo, il