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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/82

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stro corpo, oue mira detta linea: & ogni volta, che si rimoverà il punto di detta linea nel nostro corpo estremo, si rimuoverà per consequente l’effetto di tal linea.

Et in due modi si puo rimouvere detto punto: Nell’uno, non si perdendo terrero; & col mato traversale uscendosi ò à man manca: Nell’altro, quando si perde terreno col ritirarsi un passo, & col ferire in medesimo.

Il portar fuori della linea retta il punto si fà in questo modo; cioè; havendo noi compartito il corpo in due parti eguali dal diametro del nostro circolo, in ciascheduna parte noi constituiamo un punto; & ò di nostra volontà uno d’essi mettiamo per estremo della linea; overo il nemico è quello, che mette la sua spada in uno d’essi, & quando di nostra volontà lo porremo, sempre sarà il diritto, per cavarne la ferita più facile, & commoda: perche cosi guadagnaremo un posso di terreno.

Quando il nemico poi sarà quello, che metterà la sua spada in uno de’nostri due punti, se per aventura la metterà nel diritto usciremo col piede manco; se nel manco, usciremo colpiede diritto: che cosi operando si rimuove l’essetto di quella linea nemica.

Il riumuovere il pùto, oltra che annulla linea nemica, à noi genera poi un’altra linea, nella quale met-