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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/74

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L’elettione non è altro, che un consentimento, overo assenso consultatiuo di quelle cose, che sono riposte in noi: percioche essendo una cosa prima consultabile, & poi eleggible, se prima sarà consultata, & per buona giudicata, verrà ragioneuolmente ad essere eletta.

Talche da queste due conditioni, ch’io congiunsi insieme, constituiremo una regola, che doppo l’hauer consultato i mezi dell’offesa, & difesa, eleggeremo la miglior proportione di ferita, & di difesa, & quella di continuo operaremo.

Il voler nostro è pronto ad hauer riguardo, à quel fine, che non solo è vero bene, ma è apparente: pell’acquisto del quale debbiamo poi spontaneamente in noi consultare de’mezi, che à quello ci posson condurre; & quelli finalmente eleggendo virtuosamente operare: come faremo noi nel cimento dell’armi, che si fà da corpo à corpo; se hauuto riguardo al vero bene, il quale in questa attione è il difendere se medesimo, & offendere il nemico, le cose consultate, & elette animosamente metteremo in essecutione, che altrimente facédo s’annulla tutta l’arte dell’armi.

Et dato, che da un punto ad un’altro non si dia se non una linea retta: & essendo, che trovandosi una linea nel soggetto, l’altra non vi possa entrare, per non poter due corpi essere in un’istesso tempo nel