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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/67

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quando il nemico è in stato con la spada parata, ferendolsi in tal caso alla parte più vicina.

Nel tempo si ferisce il nemico, quando egli è in moto essequendo la ferita; overo parando: & in tal caso si ferisce la parte, che camina in moto, con la ferita, la qual sarà la parte diritta, overo quella, che camina con la difesa, la qual farà la manca.

Doppo il tempo si ferisce, quando i moto è per terminare, ritornádo nella quiete, & si seguita la declinatione della ferita: essendo tempo di ferire, quando la spada esce fuori della linea retta imaginata, passando per la nostra visuale.

LOdano tutti i saui, che le cose si deuono far à suo tempo, & luogo; & non mai duor d’esso. Però è da considerare, che si come cóuiene aspettarlo, & eleggerlo per operare, cosi è d’avertire di usar diligenza di non lasciar passar totalmente il punto, nel quale è bene à dar la cosa che ci proponiamo: il che noi chiamiamo occasione, ò congiuntrua; la quale, quando si perde, rare volte si può racquistare.

Et questa occasione è parte di tempo, il quale hà in se d’alcuna cosa idonea l’opportunità di sare. Et questa in due modi si considera: nell’uno, quando il