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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/49

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fettione del taglio: & per il contrario quanto più se ne allontaneranno, & si approssimaranno alla linea Orizontale del diritto tondo, tanto meno formaranno anglo acuto; & per conseguenza saranno più obliqui; & perciò di minor peso, & forza.

Il fendente tondo dalla descrittione di questi due si può intendre à bastanza: & tutto quello, che si è detto de’mandritti, tutto quello si deue intendere de’roversi, poiche sono delle medesime nature.

Tutti questi tagli si possono essequire ferendo di polso con un certo moto continuo; cioè; aiutato dal principio, per sino al dine dalla possanza mouente: seruendosi più tosto l’huomo della forza del suo corpo, che di quella del moto, & del corpo insieme; il che poi s’aiuta con la ragione del segare; che fà la ferita maggiore: & ciò hà qualche apparenza buona: oltre che l’huomo in tral ferire è coperto; & si sbanda manco; & và più concertato nell’operatione.

Ma perche la percossa è forza gagliardissima, com dichiara Aristotile nella decimanona delle questio no mercaniche, concluderemo, che tutte la ferite, affine che siano perfette, saranno aiutate, & dalla forza del corpo, & dalla percossa.

La secóda maniera di ferire si diuide in tre specie; cioè; in imbroccata, in stoccata, & in punta riversa. L’-