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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/35

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Detto c’habbiamo dell’operante, overo artefice, è bene il seguitar di descriuer la materia; poiche l’attione di far alle coltellate è per se manifesta.

POiche il moto, e la materia, intorno alla quale si opera dall’huomo in quest’attione di faralle coltellate, debbiamo sapere, che il mouimento, secondo che Aristotile lo diffinisce nel quinto della Fisica, nel nono testo, è una mutatione, overo transmutatione: le specie della quale alcuni vogliono che siano sei; cioè; Generatione, Corrottione, Augumentatione, Diminuitione, Alteratione, & Mutatione di luogo à luogo: nientedimeno l’istesso Aristotile nel prealegato luogo conclude, che tre siano, & non più; cioè; di quantità, di mutation di qualità, & secondo il luogo: delle quali tre specie l’ultima è quella, la quale à noi fà bisogno di sapere per la nostra’arte: il qual mouimento non è altro, che quella transutatione, che alle volte fà mouere uncorpo da un luogo all’altro; & li termini del mouimento sono due instanti.

L’instante nel moto, & l’instante nel tempo è, si conme il ponto Giometrico nella magnitudine; cioè; che non ar parte, ma è indiuisibile, & conseguen-