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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/191

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pre guadagnaremo il diametro del circolo: & accioche diamo qualche cognitione di questo, cosi diremo.

Si doverà sempre andar contra il nemico per il diritto; cioè; à testa per testa: & se bene il contrario andasse traccheggiando, questo facilitarà molto più il nostro fine: perche cosi con maggiore agevolezza si manterremo nel centro col nostro cavallo, formando circonferenza molto minore di quella, che farà il nemico col suo: & avertiremo ancho di mátenersi sempre nella linea retta. Ma presupposto, che il nemico venga all’urto, arrivato ch’egli sarà nella distantia, da qual si voglia parte, che il cavallo volgerà la testa, noi entraremo per il diritto, e teremo non dimeno la spada col pugno avanti l’arcione, & traversata in modo, che la punta guardi l’orecchia manca del cavallo: che in tal modo è in stato per parare, & ferire: non si facendo standosi à cavallo altre ferite, che queste due; cioè; una punta di sotto in sù al lungo del collo del cavallo; & il riverso per l’istesso camino: come dimostra questa figura, nella quale quella linea tirata mostra la postura; & la spada la ferita.