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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/169

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La sesta, & ultima è, quando partendosi dal Campo si camina con essa inarborata.

Il passeggio, che l’huomo con la picca fà, quando com parisce nel campo, hà da esser tale, che il Combattente mostri scioltezza nelle gambe, inerbandole; & fortezza nella vita, sprezzando il peso dell’armi. Dourassi avertire di fare i passi ne grandi, ne piccioli; ma naturali, & senza affettatione alcuna. Tengasi posta la picca su la spalla diritta, col calce d’essa sotto l’orizonte; & in modo, che tirandosi una linea dal ginocchio si formi con essa angolo acuto: & tengasi il braccio diritto, non nel piano della spalla; ma un poco pendente per duggir l’affettatione.

Et ogni volta, che il Cavagliero si levarà lka picca di spalla per inarborarla, ciò farà co’debiti modi, non facendo moto alcuno, che non sia fatto à tempo; & concertatamente. Questo ottimamentre riuscirà; se nel levar la picca; si alzarà il piede diritto; & nell’abbassare la medesima si tirarà adietro il diritto, con la visuale verso la punta; & parimente nel levar la picca, per rimetterla su la spalkla, si levarà il piede, con battere sempre l’istessa battuta.

Il presentarsi alla battaglia si farà col corpo sidposto, é diritto; & perche quivi in stato si suole aspettare, che il Mantenitore sia in ordine; in questo tempo