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Page:Regole di molti cavagliereschi essercitii (Federico Ghisliero) 1587.pdf/110

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do le nostre colonne, & entrando nella quarta circonferenza; la quale formiamo in moto, compassa ti in passo sforzato, (come s’è detto) accioche con maggior lunghezza potiamo prevenire il nemico.

Le sortite si fanno con occasione di pioggia; overo d’haver tenuto il nemico affaticato in continue armi; & nell’hora del desinare; ch’è la piú propria: overo secondo, che giudica meglio colui, che si truova nel fatto.

Parimente noi con occasione, che’l nemico si truoverà affaticato in moto, lo feriremo sortendo nella quarta circonferenza, perche mentre che sarà in moto non potrà rispondere con la ferita.

Quando poi s’effettua detta sortita, s’elegge parte della buona soldaria ben armata; & con secretezza si conduce nella strada coperta: & all’improviso s’assalta il nemico: & acciò che la detta soldaria nella ritirata sia sicura, s’armano le mura d’archibuseria; laquale habbia da difenderla.

Nell’istesso modo noi delle ferite eleggeremo la migliore, & all’improviso feriremo il nemico; poiche egli, vendedoci tanto lontano dal suo corpo; non aspetta tal ferita; ma per poterci ritirar sicuri lo feriremo d’un riverso traversale nella ritirata, che noi faremo alla strada coperta.

Ma l’offesa, che di giorno non si può far contra le fortezze, più facilmente di notte si essequisce, guada-