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Difference between revisions of "Page:Gran Simulacro dell'Arte e dell'Uso della Scherma (Ridolfo Capo Ferro da Cagli) 1610.pdf/12"

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'''AL SERENISSIMO SIGNORE DON FRANCESCO MARIA FELTRIO DELLA ROVERE''' DVCA SESTO D’VRBINO.
 
'''AL SERENISSIMO SIGNORE DON FRANCESCO MARIA FELTRIO DELLA ROVERE''' DVCA SESTO D’VRBINO.
  
'''O'''GNI Padre (Serenissimo Signor Duca) acciò che i figliuoli suoi acquistin reputatione, procaccia lor qualche luogo in qualche nobil Corte e di qualche protetione li provede, la maggiore che può. Così fo io, il quale, trovandomi il presente libro d’Ammaestramenti di Scherma, parto della parte migliore di me stesso, procuro di mandarlo in Corte, e perchè son più cari d’ogn’altro i parti dell’intelletto, supplico V. A. a concedergli qualche luogo nella sua Corte, la quale essendo un perfetto compendio del mondo, considerato perfetto, mostra in sè quanto di bello e di buono si trova nel mondo istesso, e dedicandolo al Serenissimo DON FEDERIGO suo Figlio, il raccomando alla sua protetione; il quale, benchè fanciullo in fasce, e scherzi e rida, par nondimeno che ci ravvolga per le sue mani trionfi e spoglie e, come novello Alcide, con pargoletta mano, non ancor pari alle voglie, minaccia l’Idra, uccide i Serpenti, poichè nell’aspetto suo generoso rilucer si vede la grandezza de’ suoi maggiori, la magnanimità, il valore e l’innumerabili altre virtù che hanno stancati i maggiori e più famosi Istoriografi, e che lui renderanno, sopra ogni nominato Principe, e nominato ed illustre, alla quale eminenza si basterebbono in vero le sole vir-
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'''O'''GNI Padre (Serenissimo Signor Duca) acciò che i figliuoli suoi acquistin reputatione, procaccia lor qualche luogo in qualche nobil Corte, e di qualche protetione, li provede la maggiore che può. Così fo io, il quale, trovandomi il presente libro d’Ammaestramenti di Scherma, parto della parte migliore di me stesso, procuro di mandarlo in Corte, e perchè son più cari d’ogn’altro i parti dell’intelletto, supplico V. A. a concedergli qualche luogo nella sua Corte, la quale essendo un perfetto compendio del mondo, considerato perfetto, mostra in sè quanto di bello e di buono si trova nel mondo istesso, e dedicandolo al Serenissimo DON FEDERIGO suo Figlio, il raccomando alla sua protetione; il quale, benchè fanciullo in fasce, e scherzi e rida, par nondimeno che ci ravvolga per le sue mani trionfi e spoglie e, come novello Alcide, con pargoletta mano, non ancor pari alle voglie, minaccia l’Idra, uccide i Serpenti, poichè nell’aspetto suo generoso rilucer si vede la grandezza de’ suoi maggiori, la magnanimità, il valore e l’innumerabili altre virtù che hanno stancati i maggiori e più famosi Istoriografi, e che lui renderanno, sopra ogni nominato Principe, e nominato ed illustre, alla quale eminenza si basterebbono in vero le sole vir-

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AL SERENISSIMO SIGNORE DON FRANCESCO MARIA FELTRIO DELLA ROVERE DVCA SESTO D’VRBINO.

OGNI Padre (Serenissimo Signor Duca) acciò che i figliuoli suoi acquistin reputatione, procaccia lor qualche luogo in qualche nobil Corte, e di qualche protetione, li provede la maggiore che può. Così fo io, il quale, trovandomi il presente libro d’Ammaestramenti di Scherma, parto della parte migliore di me stesso, procuro di mandarlo in Corte, e perchè son più cari d’ogn’altro i parti dell’intelletto, supplico V. A. a concedergli qualche luogo nella sua Corte, la quale essendo un perfetto compendio del mondo, considerato perfetto, mostra in sè quanto di bello e di buono si trova nel mondo istesso, e dedicandolo al Serenissimo DON FEDERIGO suo Figlio, il raccomando alla sua protetione; il quale, benchè fanciullo in fasce, e scherzi e rida, par nondimeno che ci ravvolga per le sue mani trionfi e spoglie e, come novello Alcide, con pargoletta mano, non ancor pari alle voglie, minaccia l’Idra, uccide i Serpenti, poichè nell’aspetto suo generoso rilucer si vede la grandezza de’ suoi maggiori, la magnanimità, il valore e l’innumerabili altre virtù che hanno stancati i maggiori e più famosi Istoriografi, e che lui renderanno, sopra ogni nominato Principe, e nominato ed illustre, alla quale eminenza si basterebbono in vero le sole vir-