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Del tempo.
 
Del tempo.
  
''50'' '''I'''''L vocabolo Tempo nella scherma vien a significare tre cose diverse: primieramente significa un giusto spatio di moto o di quiete che mi bisogna per venire a un termine definito per alcun mio disegno, senza considerare la lunghezza o brevità di quel tempo, solo che io alla fine pervenga a quel termine. Sì come nell’arte della scherma, per venire a misura, mi bisogna un certo & giusto tempo di moto & di quiete, non importa se vi arrivo o presto o tardi, purchè io giunga al luogo desiderato. Poniamo esempio che io mi mova a cercare la misura & che io vada pian piano a trovarla & che l’avversario mio tanto si fermi di vita che io la trovi, ben che io sia arrivato alquanto tardi, nondimeno niente può pregiudicare al mio disegno, perchè son arrivato a tempo, atteso che quanto spatio d’hora io mi sono mosso, tanto apunto il mio avversario s’è fermato, così il mio moto aguaglia il tempo della quiete del mio avversario & la sua quiete misura apunto il mio movimento, & perchè nello stare in guardia & nel cercare la misura solo si considera la corrispondenza del tempo che li combattenti nel moversi e nel fermarsi scambievolmente consumano, infino che arrivano a un certo punto di misura, per questo nelle dette attioni non viene in consideratione la prestezza del moto & la brevità della quiete, anzi per pigliar la giusta misura è più utile che vadino, come si suol dire, con il calzar di piombo, con la vita contrepassata & posata sopra la gamba manca in passo ordinario, positura di vita attissima a venire consideratamente & con rispetto a prendere la debita misura.''
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''50'' '''I'''''L vocabolo Tempo nella scherma vien a significare tre cose diverse: primieramente significa un giusto spatio di moto o di quiete che mi bisogna per venire a un termine definito per alcun mio disegno, senza considerare la lunghezza o brevità di quel tempo, solo che io alla fine pervenga a quel termine. Sì come nell’arte della scherma, per venire a misura, mi bisogna un certo & giusto tempo di moto & di quiete, non importa se vi arrivo o presto o tardi, purchè io giunga al luogo desiderato. Poniamo esempio che io mi mova a cercare la misura & che io vada pian piano a trovarla & che l’avversario mio tanto si fermi di vita che io la trovi, ben che io sia arrivato alquanto tardi, nondimeno niente può pregiudicare al mio disegno, perchè son arrivato a tempo, atteso che quanto spatio d’hora io mi sono mosso, tanto apunto il mio avversario s’è fermato, così il mio moto aguaglia il tempo della quiete del mio avversario & la sua quiete misura apunto il mio movimento, & perchè nello stare in guardia & nel''
 
 
''51 Appresso si piglia questa parola tempo in luogo di prestezza, rispetto alla lunghezza o brevità del moto o della quiete: così nell’arte della scherma sono tre distanze e misure diverse di ferire & per questo ancor si trovan tre tempi apartati; & qui non si vuol solamente considerare che si giunga ad un certo termine, ma che si arrivi ancora con una certa prestezza & velocità, perchè la misura larga, ch’è di piede accresciuto, vuol un tempo, cioè una perseveration di quiete o di movimento della spada o della vita delli combattenti, breve assai, ma non tanto breve, che la misura stretta di piè fermo; & la strettissima misura ricerca un velocissimo tempo, perchè ogni poco ch’io mi movo con la punta della mia spada & ogni poco che si ferma il mio avversario nella distanza della strettissima misura mi basta ad essequire il mio disegno; & perchè questo tempo è brevissimo, però lo chiameremo mezzo tempo & consequentemente il tempo che si consuma nel ferire di misura manco stretta a piè fermo verrà a fare un tempo intiero & l’ultimo tempo che s’impiega nel ferire di misura larga, che è di piè accresciuto, farà un tempo intero & mezzo.''
 
 
 
''52 Nel primo tempo, chè quello di cercare la misura larga, non si considera la prestezza del moto e della quiete & però non fa mestieri di misurarlo per mezzo tempo intiero, le qual maniere di tempi solamente si riguardano''
 

Revision as of 20:13, 18 July 2020

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46 La misura larga è quando con l’accrescimento del piede dritto posso ferire l’avversario, & questa misura è la prima stretta.

47 La misura stretta di piè fermo è nella quale solamente spingendo la vita & gambe innanzi posso ferire l’avversario.

48 La strettissima misura è quando a misura larga ferisco l’avversario nel braccio avanzato & scoperto, o sia quello del pugnale o quello della spada, con il piè sinistro indietro, accompagnato dal destro nel ferire.

49 La prima misura larga è d’un tempo intiero & mezzo; la seconda è d’un tempo intiero, la terza è d’un mezzo tempo, rispetto alle tre distanze, le quali secondo la loro grandezza ricercano più o meno velocità di tempo; & questo basti di haver detto della misura. Seguita hora la dottrina del tempo.

CAPITOLO V.

Del tempo.

50 IL vocabolo Tempo nella scherma vien a significare tre cose diverse: primieramente significa un giusto spatio di moto o di quiete che mi bisogna per venire a un termine definito per alcun mio disegno, senza considerare la lunghezza o brevità di quel tempo, solo che io alla fine pervenga a quel termine. Sì come nell’arte della scherma, per venire a misura, mi bisogna un certo & giusto tempo di moto & di quiete, non importa se vi arrivo o presto o tardi, purchè io giunga al luogo desiderato. Poniamo esempio che io mi mova a cercare la misura & che io vada pian piano a trovarla & che l’avversario mio tanto si fermi di vita che io la trovi, ben che io sia arrivato alquanto tardi, nondimeno niente può pregiudicare al mio disegno, perchè son arrivato a tempo, atteso che quanto spatio d’hora io mi sono mosso, tanto apunto il mio avversario s’è fermato, così il mio moto aguaglia il tempo della quiete del mio avversario & la sua quiete misura apunto il mio movimento, & perchè nello stare in guardia & nel