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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/98

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terra, in modo che il percussore per lo suo cascare fora delo segno se ritrovato; & trovandose il preso dentro fo per vincitore reputato; per respecto che per tempestatione delo pigliato fece il suo superatore fora delo segno cascare; perche venne ad perdere lo campo, quale sententia per iniusta, & iniqua se condanna; perche essendo uscito per caso fortuito fuora del segno dove era la acquistata victoria; non per incontro, ne per la virtu delo inimico, ne per disobedientia alcuna, non debbe essere per perditore condannato; per respecto che non se debbe per extremitate attendere; quantunche se devesse ne gli extremi puncti considerare, quando che per botta, overo per forza delo suo inimico fosse fuora delo campo cacciato che se monstraria per violentia de quello havere perso lo campo, o che per paura, overo per non volere obedire andasse de fora, stando l'altro fermo dentro delo campo; quello che fora fosse uscito saria perditore; pero in tale caso non debbe essere perditore, per la ragione sopradicta, che intravene per infortunio, & non per gagliarda delo inimico, considerato che lo havea preso, & ferito; & posto silo insu le spalle con la sua propria fortezza, & strenuita in battaglia per virtu, de honore, o de oltranza iustamente devea vincitore remanere.

Del trapassare el segno non solo la desdicta, ma la pena dela testa se non voluntario uno trapassasse se debbe punire. Capitulo XVII[1].

  1. XVIII