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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/103

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avantagio a uno, e desavantagio de l'altro; & quello che aiuta uno, a l'altro noce; ne mai se debbe combattere ad arbitrio nelo nimico, anzi debbe ogn'uno combattere con sua utilitate, & avantagio quanto se po; & che sia dannoso alo nimico; perche dice Frontino che sempre Alexandro elegeva quello loco ala battaglia nelquale havesse possuto meglio superare lo suo nimico. Se lege anchora de Cesaro che sempre cercava combattere dove era loco piu commodo ala sua victoria, & cosi anchora dice Frontino che Paulo Emilio capitaneo Romano condusse li soi exerciti contra gli Tarentini quali con gli scorpioni lo insultaro, perloqualcosa lui puose li Tarentini che lui havea captivi per muro, & securita deli soi cavalieri; similmente Nicostrato duca de Etholi contra li Epiroti procurava la salute de soi cavalieri; & Philippo re de Macedonia in grecia conseguire la victoria, retenendo li ambasciatori de inimici, liquali stavano securi per havere ma,dato li legati, & de molti altri capitanei de Romani si lege che con astutia hanno li loro inimici superati. Et Frontino scrive anchora de molti stratogemate, per lequale sono state vinte le battaglie. Anchora per questa parte se adduce una ragione che gli armigeri grandemente nela securita deli principi se confidano; & havendo quella securita del loro non denegano; como se lege in Livio al septimo libro ab urbe condita de un Francese che fece battaglia con lo Imperatore in una pianura vicino a tutti doi li exerciti, quale era senza nulla suspitione de loco. Anchora Tito Manlio pugno con un latino nimico de romani vicino l'exercito contrario a una tracta