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Page:Dell'Arte di Scrima Libri Tre (Giovanni dall'Agocchie) 1572.pdf/74

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la scienza dell’arte, essendo questa la sua principale professione. Et pur quando esso ancora lo esercitasse per farlo prattico, in cosi poco tempo, bisogna che sia un Maestro rarissimo : altramente potrebbe accadere a costui quello, che è occorso a molti, iquali son restati ingannati, essendo si condotti per honor loro ne gli steccati, ne mai con altri s’erano esercitati, che co’l Maestro solo. Dove che essi pensandosi d’haver la franca ; come son poi stati al menare le mani ; hanno fatto quel che la natura dettava loro. Et tutto è proceduto, perche essi non havevano la prattica di saper’usare l’arte, & anco perche havenano tardato insino all’ultimo del bisogno a voler la imparare.

Lep. Hora ch’io hò inteso queste ragioni, & ch’io mi son certificato di tante, & cosi diverse opinioni, che da me più volte sono state intese sopra quest’arte dello schermire, sarà bene, che noi diamo luogo, & che domani piacendovi siamo insieme per ragionare delle armi accompagnate.

Gio. Molto volentieri, & il nostro ragionamento sarà sopra la spada co’l pugnale, & poi seguiremo ancora di spada & cappa, accioche quando haverete bene inteso queste specie differenti, & piu necessarie, & che sopra vi haverete fatto buona prattica, possiate venire piu facilmente in cognitione di tutte l’altre.

Lep. Io mi riportoa voi di quanto vi pare & piace.


LA QUARTA GIORNATA DEL PRIMO LIBRO: Nella qual si tratta della spada & del pugnale.

Gio. Poi che noi siamo ridotti al luogo solito, darò principio a ragionare della spada co’l pugnale, come hieri da mi fu pro-