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Difference between revisions of "Carlo Giuseppe Colombani"

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| <p>'''THE MASTER ART''' OF GIUSEPPE COLOMBANI ''KNOWN AS'' THE LOMBARD ENSIGN</p>
 
| <p>'''THE MASTER ART''' OF GIUSEPPE COLOMBANI ''KNOWN AS'' THE LOMBARD ENSIGN</p>
  
 
<p>By which all people are shown how to wield the sword, dagger, cloak, halberd, flag and two-handed spadone, with ease, with the rules that should be followed by one who finds himself with his sword drawn, in order to defend and protect himself.</p>
 
<p>By which all people are shown how to wield the sword, dagger, cloak, halberd, flag and two-handed spadone, with ease, with the rules that should be followed by one who finds himself with his sword drawn, in order to defend and protect himself.</p>
| <p><small>[1]</small> '''LʼARTE MAESTRA''' DI GIUSEPPE COLOMBANI ''DETTO'' LʼALFIER LOMBARDO</p>
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| {{#lst:Index:L'Arte maestra (Carlo Giuseppe Colombani)|1}}
  
<p>Nella qual sʼimpara facilmente adʼogni persona adʼimparare a maneggiar da se stesso la Spada , e Pugnale Tabaro , Targa , Labarda , Bandiera , Spadone à due mani, con le regole, che deve usar ogni persona trovandosi con la Spada nuda per ben guardarsi , e diffendersi. </p>
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| <p>'''''A work useful to all'''''</p>
 
| <p>'''''A work useful to all'''''</p>
| <p>'''''Opera utile adʼogni persona'''''</p>
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| <p>DEDICATED ''TO THE INCOMPARABLE MERIT'' OF THE YOUTH OF VENICE.</p>
 
| <p>DEDICATED ''TO THE INCOMPARABLE MERIT'' OF THE YOUTH OF VENICE.</p>
| <p>DEDICATA ''AL MERITO IMPAREGGIABILE'' DELLA GIOVENTUʼ VENEZIANA.</p>
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| <p>IN VENICE, M. DCCXI.<br/>Printed by Miloco.<br/>''WITH PERMISSION FROM THE AUTHORITIES''</p>
 
| <p>IN VENICE, M. DCCXI.<br/>Printed by Miloco.<br/>''WITH PERMISSION FROM THE AUTHORITIES''</p>
| <p>IN VENEZIA, M. DCCXI.<br/>Presso il Miloco.<br/>''CON LICENZA DEʼ SUPERIORI''</p>
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| <p>'''TO THE READER.'''</p>
 
| <p>'''TO THE READER.'''</p>
  
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<p>''This work can truly bring you great benefit, having first learned however sound principles from good masters, with figures of the most important positions and guards. And live in happiness.''</p>
 
<p>''This work can truly bring you great benefit, having first learned however sound principles from good masters, with figures of the most important positions and guards. And live in happiness.''</p>
| <p><small>[2]</small> '''AL LETTORE.'''</p>
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<p>'''C'''onosco hò benigno Lettore esser tropo ardito in volerti presentar avani delli tuoi ochi questa mia debol fatica, mà se è vero non esser desdicenti à li animi grandi una picol offerta, dunque gradisci questa mia picola fatica chʼio spero mediante il tuo animo ti degnarai considerarla, legerla, e troverai esser opera necessaria à tutti quelli che pretendono difender è benguardar la sua vita dandosi il vero camino per aquistar le vere bote, e la vera cognitione della Spada, solo ti posso dir di haver fatigato tutta la mia gioventù, e havendo praticato boni, e virtuosi Maestri, non pretendo però di parlar se non sotto le descipline de virtuosissimi huomini; e così voglio far conoscere à tutti quelli che bramano di saper tutte le regole della Spada, cioè non tutte, ma le più bisognose è le principali, che ognʼuno deve saper per guardarsi, così di Spada sola, come di Spada, e Pugnale, Spada, e Targa, Spada, e Tabaro, e nelle costioni di notte come si deve contenersi nelle zuffe, come ti devi regolare, come devi far per vincere senza dubio uno, che à gran core, e non possiede la vera scienza della Spada, come devi contenerti quando sarai assaltato da uno che havesse il Spontone ò Labarda, esso con la Spada difenderti, e vincerlo. Come devi con la Labarda contro la Spada, come devi manegiar il Spadone à due mani ò Spada longa in mezo à più Spade. Il modo è la vera regola per far le aste da giocar le Bandiere, e la Pica, e la vera cognitione qual sia la meglio positura di tutte avendole io praticato tutte, e come ti devi regolar con il giocar con altre nationi come devi far quando succedesse di far costione contro la Sabola, come devi regolarti contro la presa ò disarmatura. Opera in vero che ti potrà portar gran profito avendo però li boni principi da virtuosi Maestri con le figure delle guardie ò piante più bisognose. E vivi felice.</p>
 
  
 
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| <p>''A simple method of learning how to attack well and wield arms correctly, through which the student should apply himself and work diligently; it is not his spirit or even his skill that will bring him success however, but merely a little judgment, since spirit and quickness count for little without the art.''</p>
 
| <p>''A simple method of learning how to attack well and wield arms correctly, through which the student should apply himself and work diligently; it is not his spirit or even his skill that will bring him success however, but merely a little judgment, since spirit and quickness count for little without the art.''</p>
| <p>''Modo facile per aprendere à ben tirare. & fare propriamente dellʼarmi, mediante chʼel Scolaro si voglia aplicarsi, & pigliarci pena; non è però il suo animo ne mancho sua destrezza, che lo farà riuscire bravo, ma solamente un poco di giuditio perche lʼanimo, e la prestezza serve poco senza lʼarte.''</p>
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<p>These are the principle parries and attacks you should teach your student at the beginning, to ensure he is accomplished ahead of giving him further lessons. He must parry with the heel, that is to say the sword's forte, and you should always keep your eyes open when you know he wishes to assault, so you can correct him when he errs. Similarly you should put him in posture in front of his enemy and show him how he should throw the attack, and once he has done this have him throw directly in front of you.</p>
 
<p>These are the principle parries and attacks you should teach your student at the beginning, to ensure he is accomplished ahead of giving him further lessons. He must parry with the heel, that is to say the sword's forte, and you should always keep your eyes open when you know he wishes to assault, so you can correct him when he errs. Similarly you should put him in posture in front of his enemy and show him how he should throw the attack, and once he has done this have him throw directly in front of you.</p>
| <p>'''P'''erche se qualche volta tira qualche colpo non è che di fortuna, mà per dare un modo facile al Scolaro à ben tirare dellʼarmi, bisogna prima bene situarlo sopra le sue gambe, & farlo caminare à passi picoli, & grandi, che si fanno in avanti, & indietro, bisogna poi farli conoscere il forte, & il debole della Spada, & poi imparargli, che cosa significa quarta, terza, & seconda, & quando potrà conoscere il movimento delle stocade, bisogna situarlo nella guardia naturale facendoli conoscere, che bisogna avere una distanza trà il piede sinistro, & il piede dritto di due piedi il ginochio sinistro, uno poco piegato, & la gamba dritta tutta distesa, le anche quadre, & il corpo dritto, & la mano sinistra in modo di cerchio à lʼaltezza dellʼocchio: in quella positura li fatte slongare la botta di quarta, facendola partire nellʼistesso tempo la mano; Dipoi fatteli piegare il ginochio destro, & il sinistro disteso, se à caso la mano havesse bisogno del piede per andare al corpo del suo inimico; gli farete portare il piede destro in <small>[3]</small> in avanti mezo piede, & quando lo Scolaro è in quella situazione gli farete conoscere, che quella stochata si tira voltando le ongie della mano destra in alto, & quelle della sinistra à basso, li due brazzi distesi sopra dʼuna stessa regola egualmente alta, & egualmente sopra la regola del piede; la testa un pocho pendente al di fuori della Spada, & quando voi li havreste fatto osservare queste regole gli farete slongare la Terza partendo sempre dalla mano, & non correre, mà il piede che come hò già detto quando la mano ne havrà di bisogno, facendo osservare che le ongie della mano destra siano volte verso la terra, & quelle della sinistra verso il Cielo, il capo situato al longho della ligna del brazzo direttamente al di sopra del ginochio, perche se non è al di sopra del ginochio, lui strascinerà infallibilmente il corpo per terra, cosa, che hò veduto molte volte nelle Salle; seguitando poi gli mostrarete á tirare la Seconda, che è propriamente una quarta rinversata che si tira al di sotto della ligna del braccio. Queste sono le tre botte principali che il Scolaro deve bene imparare; ve ne sono che si chiamano quinte, & prima del che non è troppo necessario per farle osservare allo Scolaro che nel seguito del suo travaglio che poi ne parlerò nel tempo che saranno proprie; quando una volta che lo Scolaro stà fermo, è che conosce il movimento di quelle tre botte, & che le sà portare benissimo gli farete conoscere le parade, & li colpi che bisognano per tutte le parade, primieramente voi li farete osservare in qual modo si fà la parada del forte della Spada, di dentro lʼarma che si fà in levando la mano, il colpo per quella parada è una mezza botta che si fà in due tempi, altrimente quarta rotta che li farete osservare lʼespaccio di otto giorno, & quando conoscerete che sarà habite nella foncione voi gli parete questa mezza botta per la parada della ponta della Spada. la qual cosa farete conoscere al Scolaro, e i colpi che bisognano per questa parada, e una finta da dentro lʼarmi, & tirate al di sotto altrimente è una finta di quarta, & tirare di terza; ecco le sue parade che si fanno nella spada e i colpi che seguano queste sorte di parade, che vi farete osservare, & tirare il spazio dʼun Mese al vostro Scolaro, e quando sopra il tutto per pratticha voi gli farete conoscere quelli di sopra la spada, primieramente quelle in levando il braccio, & quella parada gli farete osservare, cha per quella parada bisogna fare una finta alla testa, & tirare detta seconda, & quando conosce benissimo il tutto gli farete conoscere la parada della ponta al di fuori dell armi per quelle parade. Voi li farete fare una finta al di fuori dellʼarmi, & tirare al di dentro dellʼarmi, altrimente una finta di terza, & tirar di quarta, queste sono le principal parade, & colpi che si devono principalmente imparare à uno Scolaro per renderlo perfetto avanti di darli altre lettioni, che bisogna parare dal calcagno, ò veramente del forte della spada, & tenere sempre lʼocchio aperto quando conoscerete che vol fare assalto, accioche lo possiate corregere quando fà male, e medesimamente metterlo in positura avanti il suo innimico, & li farete osservare come bisogna tirare il colpo quando hà tirato farglielo fare avanti voi medesimo.</p>
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<p>To execute everything well however, including these responses, and to deal with every sort of posture and movement, requires great effort. No man can put into practice what he knows without being able to train and exercise the movements in his mind. If we had bodies as sublime as our thoughts, people would be perfect. Our nature is too cumbersome a machine however, and requires great effort to manage and move before it functions without fault. Nonetheless with judgment, patience and endeavour, you will always become more accomplished than many others, if you have applied yourself.</p>
 
<p>To execute everything well however, including these responses, and to deal with every sort of posture and movement, requires great effort. No man can put into practice what he knows without being able to train and exercise the movements in his mind. If we had bodies as sublime as our thoughts, people would be perfect. Our nature is too cumbersome a machine however, and requires great effort to manage and move before it functions without fault. Nonetheless with judgment, patience and endeavour, you will always become more accomplished than many others, if you have applied yourself.</p>
| <p>Quando poi lo Scolaro havrà auto lettione tre ò quattro Mesi, voi gli farete conoscere il modo più facile per tirare qnelli colpi con più destrezza, <small>[4]</small> & mostrarli come bisogna fare per battere quelli, che fugano, che corrano, & che vanno alla parada con la mano, ma avanti che di venir al giuoco per bettere con più facilità quelle sorte di persone, bisogna mostrare allo Scolaro il modo, & maniera di far assalto con giudicio dicendoli, che non bisogna mai tirare un colpo senza prima pensare bene, cioe che quando tira quarta, ò terza, e che in caso suo colpo, e parato non deve pensare à altro, che da dargli la risposta, & osservare bene come il suo colpo dʼattacco è stato deffeso, sʼè slato diffeso dal forte della spada, bisogna, che dopo la sua ritirata faccia la sua meza botta, & se in caso gli è parata, che pensi sempre à darli la risposta, mà se il nemico non volesse sopportare di entrare nella sua misura, & che questo li dasse impedimento nelli suoi dissegni, bisogna fargli osservare, che quando entra in misura, che il suo inimico venisse à partire, che faccia in sorte di parare li colpi, & di darli vigorosamente la risposta, & quando una volta lʼinimico vede, che il colpo glʼè stato parato, non possa più tirare così arditamente, e si lascia facilmente in misura, e così e facile di poner in essecutione i suoi dissegni dentro le armi, cosi bene come fuori le armi osservando bene le parade, & li colpi, che seguano come hò già noto quì sopra lo scolaro, che bene osserverà questi avertimenti non mancherà di farsi habile per combatere contra qual si voglia sorte di persona, & si puol fare scherno di qual si voglia postura, & quando mi vengono dire, che le guardie Francese la guardia todesca, & la guardia Spagnola sono più difficile à battere, che le altre queste sono tutte pazzie, il Francese, Tedesco, & Spagnolo hanno un corpo simile al mio, & se sò diffendere il mio corpo dʼuna buona postura, non aprovo che non sii necessario, che io prenda le loro posture per diffendermi delle loro guardie straordinarie, che io hò veduto à molti, e molti, là dove io hò fatto osservatione, che hanno manco forza dentro le loro posture, che dentro qnelle, che io vengo di narrare, lo scolaro conoscerà al longo andare del suo travalgio che quello chʼio vengo dire, è vero verissimo, ma avanti che di venire alli colpi che io parlando però con la lingua sono le piante di Signori Maestri di questa Ser Dom. & altre parti, mi son servito in quelle sorte di guardie, io ne diro il modo conforme me ne suggerirà il mlo poco intelletto, come bisogna battere quelle sorte di persone che fuggano, che corrano, & che parano con la mano à quelli che fuggano bisogna lasciar correre il longo della Spada per un picol passo tenendo disteso il ginochio sinistro a fine di potersi trovare in misura per darli una bota, & in tal caso ve ne caverete, & per portare una botta, non lasciarete di finire il vostro colpo, & se tirano bisogna parare, & dare la risposta, & se lasciano cadere la punta à basso; & che vogliano levare il pugno, a voi tirate di quarta sotto la ligna del braccio opponendo la mano sinistra, quando il colpo, che si chiama quinta ò fianconata, e se sostengono la ponta alta, quando voi ci lasciate di quarta, voi voltate la mano di seconda in levando bene il pugno questo è il colpo, che si chiama primo, se restano contro la vostra spada, voi cavate è farete il vostro colpo, & se parano, voi farete poi la finta conforme che le parade, che faranno, sia dentro la Spada, ò fuori della spada, ò di seconda le finte doppie sono bonissime per quelle sorte di persone mediante che <small>[5]</small> che siano ben fatte, ecco il modo, & maniera che bisogna fare per eccitare tutte le sorprese; si comincia à tirare un colpo à piedi fermo, sia quarta ò terza & se lʼinimico lo para, voi farete finta di darli la risposta, e bisogna guardar in qual modo il vostro colpo è stato diffeso, e conforme la parade che lʼinimico haverà fatta, gli farete la finta, e se la vostra finta è stata ancor diffesa, voi pensarete sempre alla risposta, osservarete in qual maniera la vostra finta è stata difesa, è conforme la parada, voi doppiarete la vostra finta, in rapresentando la ponta là dove lʼinimco ha fatto difesa, e se fa in questo modo battendo due volte del piede il primo battimento del piede si fa fermo in rapresentando la punta là dove la prima finta è stata diffesa, è il secondo battimento del plede si fà in avanzando un picol passo in avanti distendendo il ginochio sinistro marchiando con la punta là dove lʼultimo colpo è stato diffeso, e in questo modo voi non fatarete mai vostro colpo mediante che voi non andiate con troppa furia, è bisogna havere il braccio bene disteso, perche è molto pericoloso di esserne colto sopra lʼistesso tempo se si fa balordamente, e per questo bisogna sempre fare come un modo di arestamento, nel doppiamento accioche possiate sempre essere lesto per parare ogni caso che lʼinimico ci voglia prendere sopra quel tempo à riguardo di quelli che corrono in avanti, questa e unʼaltra maniera perche in cambio di avanzarsi bisogna fare in modo dʼun piccolo passo indietro, e quando vedete che vogliano cortere tirate arditamente nel luogo dove vedrete più scoperto, & in quel modo non mancherete mai vostro colpo se voi pigliate bene le vostre misure, della Spada son bonissimi per questi corridori, che se fano batendo due, ò tre volte del piede, la prima volta del piede fermo, & la seconda volta partendo il piede destro in avanti di un bon mezo piede senza movere il sinistro, & il braccio longo disteso, & rimettendovi non mancheranno di marchiare, & ii  prenderete nel tempo che levano il piede nel luogo che vedrete più scoperto, sia quarta, terza o seconda, mà se a caso vengono per cerchare la spada di quarta voi tirate di terza, & se la trovate di terza voi tirate di quarta, & se vengono di seconda voi tirate di seconda quella cavatione per quelli che parano con la mano, non possono fare due, atti alla volta cioè parare, & dare, & cosi quando conoscerete, che unʼhomo para con la mano, se la tiene alta, & che voglia parare il colpo che voi gli volete portare nel estomaco, bisogna che avanzate la mano presentandogli un colpo nel istesso tompo, & quando vedete la mano avicinarsi, voi cavate di sopra per il movimento del cercolo, & se reviene credendo di ritrovarla, voi raincavate peʼl di sotto per lʼistesso movimento, & se ha la mano verso il ventricolo, & che voglia ancora servirsene per parare, voi gli presentarete il colpo giusto al cuore, & non mancherà di volere levare la mano per parare, & in quel voi tirate la punta per il movimento del cercolo nella bocca dello stomaco i e se riporta ancora la mano per ritrovarla à basso, voi rincavate di sopra, è questo è il modo, e maniera che mi son servito, & che me ne sono sempre trovato benissimo, per battere tal sorte di persone, mà vi si vole gran patienza, & molta fatica perche non bisogna credere, che frà unʼanno ò due si possi esser si forte, che il Maestro, & che si possa far dellʼarmi nella perfettione, per me dico, che è molto difficile di tro<small>[6]</small>trovare un huomo molto perfetto nellʼarme per ritornare alle guardie Italiane, Todesche, & Spagnole, & alli colpi, che mi sono servito per tale sorte di guardie, al Francese io li faceva una disordinatione di Spada, & al Todesco il crollamento opponendogli la mano sinistra, & qualche volta per due battimenti, uno di quarta, & lʼaltro crosando la Spada in avanzando un picol passo, fa ceno dopie finte perche si attacha molto alla Spada, per lʼEspagnolo perche seconda sempre il piede di dietro, gli faceva le cavationi della Spada per un toccamento qualche volta il colpo in due tempi in serando la misura per un picolo passo, bisogna star avertito alla testa quando fate con lʼEspagnuolo perche non hanno nissuna parada, perche non tirano, che à lʼochio, perche dicano, che sono più habili quando dano nellʼochii, che quando danno nel mezo dello stomaco, bisogna ancora tenere à mente, che bisogna guardare le risposte, come gli colpi dʼottaco; come sarebbe à dire osservare, come lʼinemico para vostra risposta, se à caso la para in levando il braccio voi li darete la mezza botta, se la pará della ponta, voi cavate, & se para la cavatione voi li farete la finta come vi hò dinotato qui sopra nelli colpi dʼattaco, mà per fare riuscire ogni cosa bene, & come anche le risposte, & fare contra ogni sorte di posture, e de movimenti si vuole un grande travaglio, perche non vi è huomo, che possa mettere pratica quello, che conosce per pratica, non havendo la facilità del corso per potere esercitare gli movimenti del pensiero, & se si trovasse de corpi tanto sublimi, come gli pensieri, vi sarebbe molte persone perfette, mà la nostra natura è una machina troppo pesante, che ci vole molta fatica à regolarla, & moverla per farla riuscire con tutte le perfettioui, nulla di meno con il giuditio; la patienza, & il travaglio, si puole sempre arrivare à riuscire meglio, che molti altri quando ci haverette lʼattentione.</p>
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<p>For this reason the fencer with the sword must quickly resolve, as soon as he sees the sabre fencer and is able, to throw an attack, either at the head, or at another target. He should throw feints to where he knows he can enter most easily, then quickly leap back, because if the fencer with the sword is not overly skilled, he runs a great risk of being harmed by the sabre's fury. Those who keep their guard in a straight ahead in a line however will always be wounded by the sabre, if its wielder has a modicum of experience.</p>
 
<p>For this reason the fencer with the sword must quickly resolve, as soon as he sees the sabre fencer and is able, to throw an attack, either at the head, or at another target. He should throw feints to where he knows he can enter most easily, then quickly leap back, because if the fencer with the sword is not overly skilled, he runs a great risk of being harmed by the sabre's fury. Those who keep their guard in a straight ahead in a line however will always be wounded by the sabre, if its wielder has a modicum of experience.</p>
| <p>Modo per diffendersi Contro una Sabola con Spada.</p>
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<p>''Primieramente se è huomo, che habbia giuditio alla Spada bisogna, che tengā la mano dove hà il maneggio contra lʼe scarsella, à un piede, e mezzo da terra accioche la Sabola non possa battere la sua lama, perche la Sabola non cerca altro, che la lama per dismontarla, ò veramente il pugno, in modo tale. che quello, che si serve della Spada, deve giudicare subito, che vede quello che gioca della Sabla, & che conosce, che li vol dare un colpo, sia alla testa ò in altro luogo facendole finte al luogo dove conosce, che più facilmente puol intrare, & subito saltare indietro perche se quello, che tiene la Spada, non è troppo habile corre molto pericolo, che la furia della Sabla non gli porta danno, per quelli, che tengono la guardla in diritta linea saranno sempre offesi per la Sabla, se quello, che la manteggia hà un poco di studio.''</p>
 
  
 
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Revision as of 15:14, 5 June 2020

Carlo Giuseppe Colombani

Colombani performing a dentistry exhibition
Born 21 January 1676
San Bartolomeo, Italy
Died 1735 or 1736
Venice, Italy
Spouse(s) Apollonia Colombani di Livorno
Relative(s)
  • Francesco (father)
  • Isabella (mother)
Occupation
Movement Dardi tradition
Influences Achille Marozzo
Genres Fencing manual
Language Italian
Notable work(s) L'Arte maestra (1711)

Carlo Giuseppe Colombani (1676 - 1735/6) was an Italian soldier, fencing master, and dentist at the turn of the 18th century. He was born on 21 January 1676 in San Bartolomeo to Francesco and Isabella Colombani, who seem to have been of high social status. In 1693 at the age of 17, he joined the army of Vittorio Amedeo of Savoy to fight in the war with the French. Colombani participated in several battles (Guastella, Pinerolo, Orbassano, Santa Brigida, and Staffarda) and ultimately became an officer and color guard; for his valor he gained the title Alfier Lombardo ("the Pride of Lombardy").[1]

Colombani traveled for a time after the war, passing through Barcelona, Spain before returning to travel around his native Italy. He supported himself as a fencing master during this time, teaching private lessons and performing public exhibitions; he also dabbled in other forms of performance including charlatanism, puppetry, and tightrope walking. In 1700, he seems to have become involved with a Spanish woman and embarked on another international journey through France, Holland, and England, eventually exhausting all of the wealth he had acquired.[1]

In 1709, he married Apollonia, the daughter of a respected tooth-puller, and then moved to Venice and received an official diploma in dentistry. Between 1710 and 1712, Colombani practiced charlatan dentistry and minor medical care in the public piazza in Venice, proving himself the most capable dentist in the city (other than his wife).[1] In 1711 (during this same period), he also published a brief treatise on fencing with at least some tenuous connection to the tradition of Filippo di Bartolomeo Dardi entitled L'Arte maestra ("The Master Art").

After 1712, Appolonia convinced him to give up public exhibition and they devoted themselves to a more scientific approach to dentistry. He lived the rest of his life in Venice, practicing his trade and become extremely wealthy. Colombani went on to publish several other books on various topics, including a fairly sensationalized memoir in 1724; his wife was also a writer, publishing a treatise on dentistry in 1719.[1]

Treatise

Additional Resources

References

  1. 1.0 1.1 1.2 1.3 Roberto Lasagni. Dizionario biografico dei Parmigiani. Trans. Piermarco Terminiello. Parma: PPS Editrice, 1999.