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Difference between revisions of "Antonio Manciolino"

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[http://digilander.libero.it/mandritto/Manciolino5content.html Chapter 4 - Sword and Shield]
 
[http://digilander.libero.it/mandritto/Manciolino5content.html Chapter 4 - Sword and Shield]
| '''LIBRO QVINTO.'''
 
'''S'''Ouente auiene nelli abondeuoli, ma poco ordinati conuiti per il copioso comolo delle uiuande tutte in uno tempo apponute che gli a quelli conuitati senza al'''[G1v]'''tro gustamento satolli si chiamino, non senza tacitamente dolersi delli mescenti ministri, e quali o per fuggir fatica del recarsi frequentemente gli carichi piatti, o per uoler insiememente alla horreuole mensa manicare, fanno a gli seduti intorno al sordinato Corredo contata ingiuria.
 
 
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| Nel cui dannato errore non uolendo io incorrere, non ui ho uoluto (Saui Lettori) appor nel prencipio della opra dauanti ogni cosa, ma nel recamento di qualunque suo libro (che è a guisa di cibo) con lo antiposto prologo partorir diletto, si perche con il sapore del continouato libro tocchi il uostro gusto, come per difendermi da molti morsi della inui dia nell guisa, che son per fare al presente. Perche molti sono, che ignorantemente dicono l’opra mia douer esser mancheuole, conciosiacosa, che non contenghi li modi d’in uitar il nemico al combattere, nelle giuste cagioni che alla mortale pugna conducer gli guerrieri possano, ne cui la elettione del campo o delle armi partenghi, & simili so le. Fole chiamo, percio che follemente costoro giudicano douer pertenere al schermitore quello, che all’arte sua è piu alieno, che se degli uiaggi del sole, & della luna uolesse trattare, & per cio gli rispondo, che come di qualun que delli cinque sentimenti è uno solo oggetto, cosi di qualunque arte non puote essere piu di uno soggetto, che la potentia uisiua non potra mai hauer per oggetto altro, chel colore, la ascoltatiua, il suono, la gustatiua, il sapore, & cosi del rimanente di cotali sia detto, & come sciocco sarebbe chi dicesse la uerture della orecchia non solamente poter udire, ma ancho uedere, o gustare gli sapori, cosi '''[G2]''' priuo di intelletto è, chi dice l’arte schermitoria non hauer solamente a discernere la uertute delli colpi, ma ancho le cagioni ch’al combattere promouer ci possano, & le altre antidette cianze, & chi è si cieco, che udito il nome della arte che è schermitoria dal schermire cioè dal difendere detta, che non uenghi in cognitione del suo soggetto? che è il conoscer gli colpi & dare il modo de saper schifarsi da quelli, Et se tu uuoi pur che ancho essa giudichi la ragione delli combattitori, & tratti a cui la elettione dell’armi & del combatter partenghi, sera di bisogno, che la habbi altro nome, chi di schermire, & che cosi schermitoria, come giudicatoria, anzi insegnante l’imperiali leggi chiamare si possi, o ignoranti, o capi di ingegno rintuzzato, non ui accorgete anchora del errore, nelquale uuoi sete? Lasciati in uostra malhora le legge alli giuristi, & se sapete l’arte del schermire, parlati solamente quello che spetta al schermire cioè del grande giudicio che conuiene hauere ad uno nel sicurarsi dalle offese, & parimente come deue offendere il nemico, & poscia quando sarete scientiati nelle leggi, parlarete di cio, ma come leggisti, & non come schermitori. Perche di una istessa cosa piu consideratori essere ponno, come un corpo humano puote essere considerato dal naturale Philosopho, dal medico & dal Astrologo.
 
 
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| Dal Philosopho inquanto è uno congiungimento di Anima & di Corpo, o di materia, & di forma. Del medico, inquanto è composto di quattro elementi, & per gli signoriggianti '''[G2v]''' esser soggetto a tali passioni, & oltre a cio egli lo giudica come signato indiuiduo, chel Philosopho come uniuersale lo stimaua, ma dal astrologo sera considerato il medesimo corpo humano pur in indiuiduo: inquanto sotto tale celeste influsso nacque, ne sera lecito (poniamo) al medico mentre uorra parlare di tale corpo humano, oltra le sue dette complessioni, dir ancho degli influssi celesti cagionanti quelle, & quando pur dira de gli influssi, no parlera come medico, ma come astrologo.
 
 
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| Cosi duo uenuti al punto del combattere possono esser dal giurista & dal schermitore diuersamente considerati, dal giurista, inquanto il combattimento è giusto, o ingiusto dando la ragione, & la elettione al tale, ma dal schermitore si considera, inquanto sel tale stara in tale guardia sera sicuro, & con tale colpo potra offendere, onde piu è conueneuole al medico parlare della astrologia per la uicinitate delle scientie, che al schermitore delle ragioni cittadinesche, o imperiali, tutto che in questo la schermitoria alla medicina si assomigli, che come la medicina iui comincia torre il prencipio doue il Philosopho ha fatto fine. Cosi la schermitoria comincia la sua uertute, oue gia fece fine il giurista. Percio, che il giurista iui finio quando per tale ragione alla pugna gli conduce assignando perche cotale combattimento fosse lecito, & il schermitore piglio il prencipio quando le armi gia date gli forono, si come ancho il scrittore, ilquale comincia adoperare la carta dopoi che dal suo artifice è fornita, ne spetta a lui uedere di che straccia sia fatta, come ha gia la penna in mano, che cio parteneua al maestro di '''[G3]''' quella, & come auiene al scrittore ancho scriuer spesse fiate sopra la carta, che non è buona, per non hauerne di altra maniera, cosi al schermitore senza molta ne buona ragione operare l’arme, non è adunque la ragione ciuile che fa buona & perfetta quest’arte, ma solamente il saper defendersi & offender, per che è manifesto il sogget to di quella essere il conoscimento delli colpi et non altro, liquali se io basteuolemente nella opra mia insegnero, in che hauero io mancato? in che errato? in che non sodisfatto a tutto quello, che alla mia arte partenghi: hauranno ben errato quelli (se alcun si presontuosi sono) che proponendo parlare della arte schermitoria, hauranno delle dette cianze trattato, ne altrimenti sono da chiamare appresso loro. Ignoranti del precetto di Aristotele nel primo delli posteriori, che non è lecito andar di genere in genere cioe di soggetto in soggetto.
 
  
 
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| Ma per far ritorno al nostro instituto i quattro giochi diuideremo questo quin to libro. Il primo & secondo fieno di spada da filo et cappa, ma il primo nel combattimento di uno solo con uno altro, & il secondo in quello di duo contra altri tan ti. Il seguente gioco sera di spada da filo nella destra, & del pugnale nella manca. Il quarto fia di spada & di rotello. Incominciando adunque dal primo dico, che.
 
 
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| '''Cap. primo del gioco di spada & cappa.'''
 
'''S'''E per auentura tu haurai la cappa a torno, la lascerai cader giuso dal homero destro per sino al mezzo del sinistro braccio. Ilche fatto, tantosto uolgerai la man '''[G3v]''' ca mano per di fuori, la detta ricaduta cappa sopra il braccio raccogliendo, & di presente con l’altra mano suaginando la spada in coda lunga alta con il piede manco innanzi ti agierai leggiadramente.
 
  
 
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| Et se per caso medesimamente il tuo nemico in cotale guardia agiato uedrai, tu senza far colpo anchora ti strignerai forte contra lui, per ilquale strengimento gli conuerra, o tirare, o fuggire al indietro, ma s’egli tirasse una stoccata con il piede manco innanzi, tu uarcherai, uerso le sue deboli parti con il forte piede rispondendogli di uno riuerso a guisa di fendente a trauerso il suo braccio della spada, si, chel piede manco seguiti il destro, & poi rittran do il piede dritto al indietro in coda lunga alta come è sopra detto con il sinistro piede innanzi ti assetterai.
 
 
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| Nellaquale guardia ritrouandoti agiato tu scorrerai con il piede destro innanzi spignendogli una mezza punta. Indi subito tireraigli di uno mezzo riuerso nel pu gno della cappa senza mouer la spada da quel luoco. Impero, che per tale colpo nel pugno datogli, egli ti rispondera douutamente di punta, o di mandritto, o di fendente. Et quando egli spignesse la punta, tu quella con il dritto filo della spada uerso terra affonderai di una tua punta riuersale offendendogli il petto.
 
 
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| Ouero gli tirerai d’uno riuerso nel uolto. Ma se egli facesse il man dritto, ol fendente, per qualunque di questi, tu scorrerai in nanzi con il manco schifandoti con la cappa, & giungendolo di una stoccata ne gli fianchi.
 
 
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| Ilche fatto, ti leuerai a rietro uno salto nella di sopra insegnata guardia.
 
 
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| Nellaquale anchora essendo con il nemico '''[G4]''' & egli spignendoti una stoccata con il piede sinistro innanzi raccogliesse il detto piede appo il dritto, Et indi uarcasse con il destro innanzi & insiememente la testa di uno mandritto guastar ti uolesse. Tu primieramente alla stoccata non ti mouerai, ma come egli tirera il mandritto per testa, tu fuggirai con il manco piede al indietro tirandogli uno mandritto per la mano della spada, & poi tu fuggirai con il piede destro a rietro facendo una mez za uolta di pugno & assettandoti nella gia detta guardia.
 
 
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| Nellaquale essendo con il nemico, & egli uolendoti sospignere una punta, o mandritto, o fendente, per ciascheduno di questi colpi tu scorrerai innanzi con il pie de manco uerso le sue sinistre parti cacciando la spada con la punta uerso terra & poi in guisa di rota facendola gi re in su uenerai a raccogliere qualunque delli detti offen siui colpi. Indi ualicando con il destro uerso le sue sini stre parti, gli ferirai la testa di uno mandritto o la gamba in modo chel piede debole seguiti il forte, & cio fatto, ritirerai il piede destro al indietro facendo la sopradetta uolta di pugno per cui ti uerrai ad agiare nella guardia antidetta. Potresti anchora per cagione di tentar il nemico, quando egli non uolesse uscir dalla guardia, spigner una mezza punta con il piede destro innanzi et tirare uno mezzo riuerso per coscia cosi aspettando risposta. Ilquale se tirera di punta, tu quella con il diritto filo urterai affondandola uerso terra, & subito gli darai di un’altra punta riuersa nel petto, ouero di uno riuerso nella faccia.
 
 
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| Ma s’egli tirasse di mandritto, o di fendente per testa, tu anderai con la spada in guardia '''[G4v]''' di testa iui schifandoti da quelli, & dandogli in risposta di uno mandritto per testa, o per gamba, come uuoi. Et se cotali colpi tirar uolesse per gamba, tu passando con il piede manco innanzi caccierai il falso sotto la nemica spa da dandogli di uno riuerso per gamba in modo, chel tuo piede destro seguiti il sinistro per dietro, & poscia gli spignerai una stoccata per faccia leuandoti subito con uno salto al indietro, & finalmente nella guardia che dicemmo riducendoti.
 
 
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| Ma sel Nemico fosse quello, che ti tentasse sconciar dalla guardia con una sospinta punta et con il piede destro innanzi per cagione di ferirti la testa o la antiponuta gamba con uno riuerso, quando per caso la uedesti uenire alla testa, tu primieramente in defensione della punta gli ferirai la mano della spada con uno mezzo mandritto in cingiara porta di ferro calante.
 
 
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| Et com’egli tirera il riuerso, tu scorrendo con il pie de destro innanzi, anderai con la spada in guardia di te sta dal detto colpo schermendoti et facendo la cappa buo na guardatrice del capo gli darai di uno mandritto per testa, o per gamba che uuoi.
 
 
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| Et s’egli tirasse il riuerso per gamba, tu uarcherai con il destro innanzi facendo in questo tempo una mezza uolta del pugno, si, che la punta della spada guardi uerso terra, & iui il detto riuerso urterai. Dopoi subito gli darai di uno mandritto per testa, & per tuo schermo con il piede destro all’indietro fuggirai rassettandoti nella solita guardia.
 
 
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| Vogliendoti anchora sconciare il nemico dalla guardia con uno mandritto ouero fendente per testa, per cagione di schifar ti da qualunque di questi colpi, tu ritirerai il piede manco '''[G5]''' indietro dandogli d’uno mezzo mandritto nel braccio della spada, et similemente fuggendo con il destro, ti agie rai nella guardia al usato. Ma s’egli tirasse il mandrit to per gamba, tu raccoglierai il piede manco pur al indietro tirandogli di uno mandritto per la mano della spa da, & poi medesimamente ritirando il destro nella guardia solita ti acconcierai. Et se per caso il nemico tirasse di uno mandritto per testa, tu scorrendo con il piede destro innanzi uerso le sue destre parti, gli spignerai una punta per la faccia & per il braccio della spada facendoti sotto quella picciolo et cosi dal colpo ti renderai scher mito. Dopoi guiderai il piede manco uerso le sue destre parti ferendolo di uno trauersale riuerso per la dritta gam ba, si, chel piede destro uadi rietro al manco, et per tuo riparo gli spignerai una stoccata per fianco leuandoti al indietro con uno salto & al usato nella guardia riducen doti. Se ancho il nemico ti uorra offender la testa pur di mandritto, o di riuerso in riparo di qualunque cotale colpo, tu passerai con il piede destro innanzi schifandoti con l’urtante cappa, et nel medesimo tempo gli caccierai una stoccata nel petto, & poi ritirando il piede destro al indietro, anderai con la spada in guardia di faccia per tuo riparo, & seguentemente ritirando il piede manco al indietro, ti assetterai, in coda lunga stretta con il piede destro innanzi.
 
 
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| '''H'''Auendo detto di quelli colpi che in guardia coda lunga alta con il piede manco innanzi far si pon no con la spada da filo & cappa, quiui soggiungero de alcuni altri non di menore profitteuolezza, che con la pre'''[G5v]'''detta spada & cappa fare si potrebbono in coda lunga stretta con il piede destro innanzi, nellaquale essendo agiato. tu porrai mente che sel nemico tirera di mandritto o fendente, ti conuerra andare in guardia di testa schifandoti iui dal tirato colpo con risposta subita di uno mandritto per gamba, & poi per tuo riparo ritirerai il piede destro all’indietro sospignendo insieme una punta, che uadi in guardia di faccia in compagnia della cappa. Indi raccoglierai il piede manco a rietro uolgendo la mano della spada per il cui uolgimento ti assetterai nella detta guardia coda lunga stretta con il pie de destro innanzi.
 
 
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| Potresti anchora in contrario del mandritto spigner una punta per faccia facendoti sotto la tua spada picciolo & cosi schermendoti da quello, Ilche fatto, subito uarcherai con il piede debole uerso le sue destre parti dandogli di uno riuerso per gamba in guisa, ch’el piede destro seguiti il manco. Indi per tuo riparo gli spignerai una stoccata per faccia leuandoti con uno salto all’indietro. Dopoi ilquale ti riporrai nella detta guardia.
 
 
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| Ouero potrai uarcare con il piede manco innanzi schifandoti con la cappa dal detto mandritto per testa, ilche fatto, spignerai una stoccata per fianco, & leueraiti con uno salto all’indietro ritornando ad agiarti nella solita guardia di cui hora parliamo.
 
 
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| Ouero leuerai la cappa alla guardia di testa dandogli in quel tempo di uno mezzo mandritto nel suo braccio offendente, si, che la tua spada uadi in porta di ferro stretta, & per tuo schermo ritirerai il piede destro in dietro andando con la spada in guar'''[G6]'''dia di faccia accompagnando quella con la cappa.
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| Indi fuggirai con il manco piede al indietro assettandoti nella gia detta guardia.
 
 
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| Ma se per caso egli tirasse il mandritto per gamba, tu scorrerai con il piede manco uerso le sue diritte parti cacciando il falso della spada sotto il detto colpo, & subito gli darai di uno riuerso per gamba, in modo, chel piede destro sia del manco seguitatore per dietro. Et per tuo schermo gli tirerai una stoccata per faccia leuandoti con uno salto gaiamente all’indietro, et alla per fine ritrouandoti nella detta guardia.
 
  
 
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| Ouero tu fuggirai con il piede destro all’indietro ferendolo di uno mezzo mandritto nel braccio della spa da & poi ritirerai all’indietro il sinistro piede agiandoti nella tua predetta guardia.
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| Trouandoui anchora ambiduo nella predetta coda lunga stretta con il piede destro innanzi, & uolendo tu offendere, uarcherai con il piede manco innanzi uerso le sue destre parte spignendogli una punta nella faccia.
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| Et com’egli uorra schifarsi da quella, tu scorrerai con il piede destro innanzi cacciando la tua cappa sotto la sua spada & in cotal tempo il pugno della spada tirerai in dietro, & gli darai d’un’altra punta ne gli fianchi. Indi in tuo schermo fuggirai con il piede destro all’indietro ferendogli il braccio della spada d’uno mezzo mandritto in guisa, che poi la spada cali in cingiara porta di ferro, poscia con tre, o quattro passi in ricourerai a rietro agiandoti nella antidetta guardia.
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| '''[G6v] Gioco di duo contra duo con le spade da filo & cappe imbracciate.'''
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| {{section|Page:Opera Nova (Antonio Manciolino) 1531.pdf/118|1|lbl=54v|p=1}}
'''I'''N questo gioco o combattere mortale tu ti dei agiare con il tuo compagno di rimpetto alli duo altri insieme compagni similemente, ma nemici uostri, si, che ciascu no habbi in contrario il suo in guisa di guadrangulo, ilche fatto, conuenirai tacitamente con il tuo sotio di cangiar nemico con andamento incrociato in questa maniera, che hauendo teco il tuo compagno dalla tua manca mano o dalla destra, che uuoi, quello di uoi, che si truouera alla sinistra (secondo l’ordine tra uoi da nascoso dato) fara sembiante di spigner una stoccata a quello nemico, che gli sera di rimpetto a lui, non dimeno abbando nando il sembiante deue uarcare grandemente con il pie de destro uerso il nemico del suo compagno, defendendosi con la cappa, da colui, che egli abbandona, & ferendo quello che assalisce nelli fianchi con quella stoccata che uscite dal sembiante. Ilche deue ancho fare il suo compa gno contra il nemico non suo, ma del suo sotio con simile andamento incrocicchiato & pur con una consimile pun ta ne gli fianchi sospinta, che trouando ciascheduno il compagno del suo nemico inauertito, haura balia di riportare dal gentile combattimento la disiata uettoria.
 
  
 
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| [http://www.hemac.org/data/Manciolino%20sword%20and%20dagger%20translation%20by%20Craig%20Pitt-Pladdy.doc Chapter 3 - Sword and Dagger]
 
| [http://www.hemac.org/data/Manciolino%20sword%20and%20dagger%20translation%20by%20Craig%20Pitt-Pladdy.doc Chapter 3 - Sword and Dagger]
| '''Gioco di spada da filo a filo nella destra, & con il pugnale nella manca.'''
 
'''P'''Rima ti agierai con il piede manco innanzi, et con la spada in coda lunga alta, & con il pugnale in '''[G7]''' porta di ferro stretta, & ritirando il piede destro appo il manco scorrerai poscia innanzi con il detto manco. Ilche fatto, il nemico sera astretto, o tirare, o andare in dietro.
 
 
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| Ma se egli tirasse di uno mandritto per testa, tu anderai con il pugnale in guardia di testa et iui da quel lo ti schiferai passando tosto con il piede destro uerso le sue manche parti et in cotale passamento gli darai di uno mandritto per gamba; o di una punta per fianco, si, che la gamba manca seguiti la destra per dietro, et per schermo tuo te ritirerai tre o quattro passi al indietro nella predet ta guardia agiandoti.
 
 
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| Ma s’egli spignesse una stocca ta, tu con il falso del pugnale la urterai cacciandogli una consimile nello fianco in modo, che tu cresci alquanto con il piede manco innanzi, & per tuo riparo ti leuerai con uno salto a rietro agiandoti nella sopra insegnata guardia.
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{{section|Page:Opera Nova (Antonio Manciolino) 1531.pdf/118|2|lbl=-|p=1}} {{pagetb|Page:Opera Nova (Antonio Manciolino) 1531.pdf|119|lbl=55r|p=1}} {{section|Page:Opera Nova (Antonio Manciolino) 1531.pdf/120|1|lbl=55v|p=1}}
 
 
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| Et se la nemica punta uedesti uenire per faccia ac cioche offender ti potesse l’antiponuta gamba d’uno mandritto, tu con il pugnale da quella ti schermirai, ma com’egli uorra ferirti del mandritto, tu caccierai sotto, il fal so della spada. Indi subito passerai con il destro uerso le sue manche parti, uolgendogli uno mandritto per testa, o per gamba, si, chel piede manco seguiti il sinistro, et il pu gnale si troui in guardia di testa. Poscia per tuo riparo tre o quattro passi ti raccoglierai a rietro agiandoti nel la soprana guardia.
 
 
 
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| Se ancho il nemico spignera una punta per guastarti la testa, o la antiposta gamba di uno riuerso, tu con il pugnale ti renderai schifato, Ma come ue drai uenire il riuerso per gamba, tu ancho con il pugna le l’urterai facendo che la punta guardi uerso terra, & '''[G7v]''' in questo medesimo tempo con la spada nel petto gli spignerai una punta, o gli percoterai il braccio della spada di uno falso.
 
  
 
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| [http://digilander.libero.it/mandritto/Manciolino5content.html Chapter 4 - Sword and Shield]
 
| [http://digilander.libero.it/mandritto/Manciolino5content.html Chapter 4 - Sword and Shield]
| '''Gioco di Spada, & di Rotella.'''
 
I porrai da uno canto della sola con la spada in mano & la rotella in braccio con quella leggiadria, che ti fia possible. Et uolendo assalir il nemico, tu uarcherai con il piede manco uerso le sue destre parti scorrendo innanzi con il destro piede, et in tale passamen to tu farai falso et mandritto, si, che la spada cali in por ta di ferro larga el piede & il piede manco segua il destro. Indi guiderai il piede destro alquanto uerso le sue manche parti, & seguentemente con il sinistro a grande passo & in questo tempo tu farai falso & riuerso in modo, chel forte piede segua il debole, & la spada si tro ui in coda lunga alta. Dopoi tu passerai con il piede manco alquanto uerso le tue destre parti scorrendo con il destro a grande passo innanzi & facendo falso & man dritto in quello tempo.
 
 
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| Dopoi la spada calera in porta di ferro larga el piede manco seguitera il destro. Indi passando il dritto alquanto uerso le tue manche parti & seguentemente con il manco innanzi a grande uarco, farai falso & riuerso, el piede destro seguira il sinistro per dietro & la spada si trouera in coda lunga alta, & cosi serai uenuto a gioco.
 
 
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| Ma uolendo gia accender la pugna con il nemico homai prossimano, tu spignerai una stoccata con il piede manco innanzi.
 
 
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| Indi raccoglierai il detto manco appo il destro lasciando andar la spade '''[G8]''' distesa al indietro, & subito uarcherai con il piede destro innanzi facendo sembiante di dargli uno mandritto per testa, ma com’egli leuera la rotella per timore del detto colpo, tu sceglierai di fare una di queste due cose, cioè, Ouero gli giugnerai la gamba con uno riuerso, ouer passando con il piede manco innanzi gli caccierai una stoccata per fianco leuandoti con uno salto al indietro, ma in schermo del riuerso detto di sopra tu fuggirai con il piede destro indietro tirando uno falso sotto la tua rotella, et iui dalla nemica risposta ti farai sicuro. Et poi ti allargarai il braccio della spada ritornando in coda lunga.
 
 
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| Indi guiderai il piede manco uerso le sue deboli parti, et seguen temente con il destro innanzi tirandogli falso et mandrit to per la mano della spada, si, che finalmente cali in porta di ferro larga, & che la gamba manca seguisca la destra poi tu ualicherai con il piede destro uerso le sue dritte par ti, et poi con il manco innanzi a grande passo, & in questo tempo tu farai falso et riuerso per il suo braccio della spada in guisa, chel piede destro destro seguiti il manco. Poi subito ritirando il piede debole appo il forte, spignerai una punta con il piede dritto innanzi, che uadi nella faccia del nemico. Indi farai sembiante di dargli di uno riuerso et nondimeno gli giugnerai la antiponuta gamba con uno mandritto et farai che la tua spada cali in porta di ferro larga, et che la rotella sia bunoa schermitrice della testa. poscia guiderai il piede manco uerso le sue parti in questo uarco simile con la rotella dal nemico colpo ti ser uerai tirandogli di uno riuerso per coscia, el piede tuo dritto deue seguire il manco.
 
 
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| Poi prestamente per tuo ri'''[G8v]'''paro gli tirerai una stoccata per fianco leuandoti al indietro con uno salto & passerai con il piede destro gran de passo innanzi & in questo tempo gli spignerai una punta nella faccia accompagnata da uno riuerso per coscia. Ilche fatto, guiderai il manco piede uerso le sue diritte parti cacciando il falso della spada sotto la tua rotel la, & cosi serai schifato dal mandritto, che tirar potesse il nemico, dandogli tu d’uno riuerso a trauerso la antiposta coscia. Poi fuggirai con il piede manco al indietro andando con la spada in guardia di faccia per il quale andamento serai preseruato dal nemico colpo. Poscia passerai con il tuo piede manco uerso le sue destre parti tiran dogli uno riuerso in guisa di fendente & la gamba destra seguira la manca per dietro.
 
 
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| Indi uarcherai con il piede manco uerso le sue manche parti, & medesimamente con il destro spignendogli una punta nella faccia & tirandogli per gamba uno mandritto, che cali in por ta di ferro larga, in guisa, chel piede manco seguiti il destro per dietro. Poi tu passerai con il piede destro uerso le sue destre parti & seguentemente innanzi con il man co facendo insieme falso & riuerso, si, che la spada cali in coda lunga bene distesa al indietro. Dopoi tu tirerai la gamba dritta appo la manca, et tosto passerai con il pie de manco innanzi, leuando in suso la rotella, & guastan dogli la faccia con uno falso, poi tu fuggirai con il piede manco a rietro tirandogli uno riuerso per faccia, & ritirandoti medesimamente con il destro spigneraigli una punta per sotto la tua rotella, che uadi in guardia di faccia, seguentemente allargherai il braccio della spada asset'''[H1]'''tandoti in coda lunga alta.
 
 
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| Ma sel nemico tirasse uerso te colpo alcuno, tu gli darai di uno falso nella mano della spada per sotto la tua rotella, & subito ritornerai nella tua guardia. Indi caccierai una stoccata con il pie de manco innanzi ritirando il detto piede dopoi il destro & la spada andando distesa al indietro.
 
 
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| Et subito uar cherai con il piede destro innanzi ferendogli la testa di uno fendente, che cali in porta di ferro larga. Poi tu tire rai il piede destro appo il manco. Et come egli uorra ac cennarti di qualche colpo, tu passando con il piede destro innanzi da quello con il falso ti schiferai ferendogli la testa o la antiposta gamba di uno riuerso, & per tuo scher mo tu fuggirai con il piede destro al in dietro spingnen do una punta sotto la tua rotella, che uadi in guardia di faccia, & iui dal suo colpo ti schermirai, assettandoti poscia nella detta guardia coda lunga alta.
 
 
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| Seguentemen te tu spigneraigli una punta nel uolto con il piede destro innanzi, & quando fare la uorrai, habbi mente chel nemi co si troui con il piede destro innanzi. Indi passando con il manco uerso le sue diritte parti gli tirerai d’uno mandritto per gamba facendo che la rotella guardi bene la testa in modo, chel piede destro seguitatore sia del manco. Poi gli spignerai una stoccata nella faccia leuandoti con uno salto al indietro, & cosi nella detta guardia ti agierai.
 
 
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| Ma se per uentura egli tirasse uno mandritto, ouero fendente per testa, tu scorrerai con il piede diritto uerso le sue diritte parti cacciandogli una punta nel uolto per sotto la tua rotella, laquale punta uadi per sino in guar dia di faccia, & in modo che ti facci picciolo sotto la tua '''[H1v]''' spada con quella quiui urtando il nemico colpo. Poi subito passerai con il piede manco uerso le sue diritte parti offendendogli la antiponuta gamba di uno riuerso, in modo, chel tuo piede destro seguiti il manco, et per tuo schermo gli spignerai una stoccata nella faccia leuandoti con uno salto al indietro, & alla per fine nella detta guardia coda lunga alta ti agierai.
 
 
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| Et s’egli ti uolesse giugner la gamba con uno mandritto, tu uarcando con il piede de stro innanzi, caccierai il falso della spada per sotto la tua rotella & cosi ti hauerai da cotale colpo sicurato, ferendogli in risposta di uno riuerso l’antiposta gamba, poscia per tuo riparo fuggirai con il piede destro al indietro spignen do una punta per sotto la tua rotella, che uadi in guardia di faccia. Et medesimamente ritirando il manco gli darai di uno mandritto in guisa di fendente, che cali in por ta di ferro stretta.
 
 
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| Indi tu caccerai una punta con il pie de manco innanzi, & seguentemente passerai con il piede destro uerso le sue manche parti guastandogli la testa o la gamba con uno mandritto, che uenghi in porta di fer ro stretta et il piede manco dee seguitare il destro. Dopoi tu raccoglierai il piede destro in dietro agiandoti pur in coda lunga alta.
 
 
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| Et quando egli ti uolesse giugner la testa di uno mandritto, tu quello con la rotella urterai facendo una mezza uolta di persona senza mouimento di piede, et poi gli darai di uno mezzo mandritto per il suo braccio della spada che s’acquetti in cingiara porta di ferro, et subito uarcherai con il piede destro innanzi tiran dogli di sotto in su uno falso per la mano della spada accompagnato da uno riuerso per coscia et la spada calerai '''[H2]''' in coda lunga stretta con il piede destro innanzi, & in questa guardia non si puote far colpo che cosi non si dau ni, ne miglior di questa nel presente gioco esser giudico.
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| class="noline" | Fornita adunque la pugna, et uolendo con gratia da lei al usato ritornare, prima raccoglierai a rietro il piede destro facendo falso et mandritto, si, che la spada cali in cingiara porta di ferro. Indi rittrattando medesimamen te il manco, farai falso et riuerso con il calare in coda lun ga stretta, et pur con il destro uarcando in dietro riuoche rai falso & mandritto, in guisa, che la spada cali in cingiara porta di ferro, & finalmente riponendo il manco piede appo il destro allargherai il braccio della spada, & ricourandoti in coda lunga alta ti ritrouerai nel luoco, donde ti partisti.
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Revision as of 22:29, 18 September 2020

Antonio Manciolino

Illustration from the title page of Manciolino's treatise
Born late 1400s?
Died after 1531
Occupation Fencing master
Citizenship Bolognese
Patron Don Luisi de Cordoba
Movement Dardi School
Influences
Genres Fencing manual
Language Italian
Notable work(s) Opera Nova (1531)
First printed
english edition
Leoni 2010
Concordance by Michael Chidester

Antonio Manciolino was a 16th century Italian fencing master. Little is known about this master's life; he seems to have been Bolognese by birth and he is thought to have been a student of Guido Antonio di Luca,[citation needed] the master who also taught Achille Marozzo. His fencing manual is dedicated to Don Luisi de Cordoba, Duke of Sessa, Orator of the Most Serene Emperor to Adrian VI; this dedication may indicate that Manciolino was attached as fencing master to the ducal court.

In 1531, Manciolino published a treatise on swordsmanship called Opera Nova ("A New Work"),[1] which is the oldest extant treatise in the Dardi or "Bolognese" school of swordsmanship.[2] The 1531 edition describes itself as "corrected and revised" and was probably based on an earlier version printed in ca. 1523; this date is based on the fact that Don Luisi de Cordoba was only orator to Adrian VI between September of 1522 and September of 1523.[3] Despite the breadth and detail of his work, Manciolino's efforts were overshadowed by the release of Marozzo's even more extensive work on Bolognese fencing thirteen years later.

Treatise

As Craig Pitt-Pladdy has refused our request to host his translations on Wiktenauer, we instead have links to their locations on other sites in the appropriate sections until such time as another translation appears.

Temp

Additional Resources

References

  1. The full title was Di Antonio Manciolino Bolognese opera noua, doue li sono tutti li documenti & uantaggi che si ponno ha uere nel mestier de l’armi d’ogni sorte nouamente corretta & stampata, which translates to "New Work by Antonio Manciolino, Bolognese, wherein are all the instructions and advantages that are to be had in the practice of arms of every sort; newly corrected and printed".
  2. Both Dardi and Luca are thought to have published treatises in the 15th century that have since been lost.
  3. Leoni, Tom. The Complete Renaissance Swordsman: Antonio Manciolino’s Opera Nova (1531). Wheaton, IL: Freelance Academy Press, 2010. pp 11-12.
  4. I.e., as it was in front of the right knee in porta di ferro stretta.
  5. I.e. his mandritto.
  6. Note that these “two tramazzoni” were, in both cases, singular in Ch. 9
  7. I.e. yours.
  8. This counter has no antecedent in Ch. 15.
  9. I.e. a mandritto that goes over your own left arm.
  10. Unicorn.
  11. Not specified.
  12. N.B. original says “…piede manco appresso il sinestro”, i.e. “left foot near your left”—this should be “left foot near your right”.
  13. Note that this guard is not described in the text—see Marozzo, Cap. 143, for description and illustration.
  14. This action may describe a gathering step forward with the left, as the left foot is presumably already to the rear.
  15. N.B. I have glossed over sections of the short introduction of this particular book, skipping straight to the swordplay
  16. Destro.
  17. I.e. the sword.
  18. His hand.
  19. Your hand.
  20. Of the enemy, I think.
  21. Clash.
  22. Nodi.
  23. Traverses.
  24. Parry.
  25. Slice.
  26. Or bow.
  27. Punta at the face.
  28. Turned above.
  29. To the ground.
  30. Body.
  31. Turned towards your left part.
  32. The Guardia.
  33. Spontone, according to Florio, was called a Forest Bill; as far as I can tell is a Spontoon. A Quadrello has a four-edged blade with a rondel its base, much like a rondel dagger on a staff.
  34. Rip/laceration.
  35. Upward.
  36. Rest position.
  37. Offend.
  38. Or do the same.
  39. Or still.
  40. Better pass forward.
  41. Sideways.
  42. Traversing.
  43. Facing.