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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/92

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Como se debbe per ragione elegere, & denegare lo iudice competente nela battaglia particulare. Capitolo XIII[1].

Sogliono molti cavalieri de continuo dimandare quale fosse iudice competente fra doi cavalieri che tenesseno guagio de battaglia cercandolo. Aliquali se responde secondo la lege scripta quando fosseno subditi de un medesimo principe quello saria iudice competente essendo il caso che per iuste cagione devesseno combattere si como de sopra havemo referito; perche se presume che con equale effectione, senza passione de animo nel iudicare desse iusta sententia; & perche la battaglia se fa per experimento, & prova dela verita, delaquale essendo lui iudice fra doi subditi nulla partialita commetteria nelo iudicare; ma in caso che lo principe loro iudice recusasse, o che il principe interdicesse il combattere per qualche iusta cagione, overo che fosseno subditi de doi altri signori; alhora se deveria per le parte cercare per iudice principe che a nessuno fosse suspecto; pero la suspectione vole essere iusta; & quando fosseno li cavalieri disfidati ala battaglia che in exercitio de arme se retrovasseno militando sotto un capitaneo, o conductieri de exercito; alhora quello saria iudice ompetente, cioe lo loro capitaneo; & quando seguesseno doi exercitii; saria iudice competente uno deli capitanei, overo altro principe libero loquale loro iudicio acceptasse, & che fosse perito per longa experientia deli facti dela militia, & in tali casi; & che la sua corte fosse guarnita da copia de cavalieri armigeri, & nobili

  1. XIV