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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/74

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dela commune signoria vetato la prohibitione contra de lui non se extendea; ma diremo che Romulo piu per invidia, & cupidita dela signoria processe al fraternale homicidio; si como referisce Lucano Poeta eloquentissimo; che rare volte, o non mai amore, & signoria possono in uno medesimo seggio senza scandolo longo tempo demorare. Fo degno de reprehensione anchora Manlio facendo decapitare suo figliolo, quale scordato delo precepto paterno venne contra suo proposito a disobedire combattendo contra lo inimico del populo Romano da persona a persona; quantunche victoriosamente lo superasse. Nientedimeno la gelosa volunta de Manlio volendo il precepto de lege militare inviolabilmente servare dette la crudele, & enormissima sententia contra del figliolo, vennero in tanto desdegno de animo gli cavalieri Romani che in quello zorno che Manlio hebbe il triumpho recusorono volere comparere per la crudelita da lui usata verso del suo figliolo opponendo che havendo sparso il sangue del figliolo occiditore deli inimici deli Romani non solamente non meritava essere decapitato, anzi honorevolmente devera essere receputo, & meritato dela acquistata victoria; & questo intervenne ad Manlio per servare la lege militare ; che dice essendo uno cavaliero da suo superiore, o Capitaneo vetato che non debbia combattere senza sua licentia con nessuno, & quello combattendo (anchora chel inimico de suo signore superasse) se debbe atrocemente punire. Pero questa ta-