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Page:Duello, libro de re (Paride de Pozzo) 1521.pdf/66

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battaglia lo avantagio del inimico saria grande contrapeso a quello che unoo manco havesse farlo pericolare, & impero e precepto nele battaglie particulare se debbia servare la equalita; attale che quello che perde non habia scusa per lo disavantagio havere persa la sua querela, & la battaglia.

Deli disfidati, & intrati nel campo, quale devera prima assaltare. Capitolo XVI.

Dimandase una dubitatione, trovandose gli cavalieri dentro dela liza essendoce intrati con intentione de combattere, quale de quelli debbe prima insultare contra del inimico. Se responde che debbe essere quello ilquale provoca, overo il suo campione debbe prima la battaglia incominciare; & non lo rechiesto si como e denotato per lege Longobarda; la ragione e questa che quello ilquale rechiedendo ha promesso fare la prova se mai non cominciasse non debbe il rechiesto respondere; attento che a lui sta lo defensare; & debbe aspectare lo insulto delo provocatore che ha pigliata la querela con offesa provare quello che ha promesso; & questo anchora e de natura de battaglia iudiciale dove lo provocato reo aspecta la dimanda delo actore dimandante per ragione de lege civile che proprio e de gli rei sempre fugire el pigliare del iudicio; & e consiglio de cavalleria chel provocato astuto animoosamente debia la offesa delo provocatore aspectare, accio che piu iustamente ad defende-